Alla scoperta dei caratteri cinesi – Altri caratteri di animali
Questo articolo fa parte della serie “Alla scoperta dei caratteri cinesi” (clicca sul link per l’indice tutti gli altri articoli della serie!)
Con questo articolo mi piacerebbe aver finito l’argomento dei caratteri cinesi degli animali, argomento vastissimo di cui si potrebbe parlare per un’infinità, ma che è giusto che venga lasciato da parte per passare ad altri argomenti.
Come abbiamo visto, la stragrande maggioranza dei caratteri degli animali sono composti da un radicale di significato e dalla sua componente fonetica. Molte volte però, il carattere è un vero e proprio pittogramma, cioè una stilizzazione di un’immagine precedente, più elaborata.
Di questo tipo, abbiamo già visto 犬 (cane), 虫 (insetto), 马 (cavallo), 鼠 (topo) e 鱼 (pesce), ma ce ne sono molto altri. Vediamone qualcuno.
Tigre (虎)
Questo carattere, è usato molto spesso in cinese, un po’ meno in giapponese, anche perché si può usare anche il katakana (トラ) per scrivere questa parola. In cinese è più comune l’espressione 老虎 (vecchia tigre) per riferirsi a questo animale, il carattere da solo è più usato in poesia, e molto probabilmente anche nel linguaggio scientifico.
Ma diamo un’occhiata all’etimologia: questo carattere compare per la prima volta nelle iscrizioni oracolari su osso (prima figura), e all’inizio appare molto particolareggiata. Come molti altri caratteri rappresentanti animali, anche questo è stato rappresentato con le zampe a sinistra.
Nello stile successivo, quello sui vasi di bronzo (seconda figura), la stilizzazione appare più evidente: scompaiono le strisce, e i dettagli del corpo di fanno più vaghi. Nello stile del piccolo sigillo (terza immagine), possiamo vedere una sorta di forma di transizione del carattere, che porta alla forma odierna.
Il problema è: come facciamo noi oggi a vederci una tigre? Direi che è impossibile…
A ogni modo, il carattere non è nemmeno più un carattere a corpo singolo: adesso è stato messo sotto il radicale 虍, che vuol dire tigre, anche quello, ma ne è una variante semplificata.
Elefante (象)
Questo carattere in cinese significa anche assomigliare, perché ne ha la stessa pronuncia, e anche grafia simile. Il carattere usato normalmente per assomigliare è 像, che ha il radicale di persona (人, variante contratta 亻), e la parte destra è elefante proprio per indicarne la pronuncia.
Ma… l’etimologia? In questo caso è più facile da vedere della tigre: dopo una serie di disegni realistici (prima e seconda immagine, impressionante la seconda!), questo carattere si è presto semplificato, assumendo ben presto la forma attuale (terza immagine). Ancora oggi è possibile intravedere un accenno di proboscide, di zanne e di testa, in quel groviglio di tratti.
Anche a questo carattere non è stato assegnato un radicale a sé stante, ma è stato posto sotto quello di 豕.
Uccello (鳥/鸟)
Anche questo carattere, come potete vedere, ha subito la semplificazione del 1949: come abbiamo già notato nei caratteri di pesce e cavallo, i quattro piccoli tratti alla base del carattere sono stati uniti in uno solo, mentre gran parte del corpo principale del carattere è stato modificato in modo simile a quanto accaduto per il carattere di cavallo.
Questo carattere è anche un radicale, e gran parte dei composti che forma hanno a che fare con gli uccelli. Esempi: 鸵 (struzzo), 鹦鹉 (pappagallo), 鹰 (falco, aquila).
Caratteristica strana di questo radicale è che appare a volte a sinistra, a volte a destra e a volte persino sotto la parte fonetica del carattere.
Drago (龍/龙)
Forse questa è la chiusura giusta per la serie dei caratteri dedicati agli animali, anche se forse non può essere considerato un animale vero e proprio.
Le prime rappresentazioni di questo carattere mostrano qualcosa di genericamente lungo, simile a un serpente. Proprio fra drago e serpente c’è una notevole ambiguità, e spesso le stesse parole possono essere usate per parlare dell’uno e dell’altro.
Più avanti nel tempo, il carattere si è progressivamente complicato, perdendo il significato pittografico originale. Nella forma attuale, infatti, il disegno originale è irriconoscibile, e lo è anche meno nella versione semplificata cinese, di cui non vedo la logica.
Il carattere, se triplicato come radicale, dà alla luce il carattere che significa drago che si muove, che penso sia in disuso.
Il carattere di drago quadruplicato (purtroppo non ne ho trovato una versione Unicode, come nemmeno della versione tripla) significa chiacchierone (non vedo perché), mentre è celebre il Taito (たいと) composto usato solo in giapponese, che dovrebbe significare apparizione di draghi in cielo. Guardatelo e spaventatevi!
Bene, anche questa volta abbiamo finito. Nel prossimo articolo abbandoneremo per un po’ o radicali. Non so di preciso di cosa parlare, ma forse un’idea già ce l’ho…
Questo guest post è stato scritto da Bai Jiali.
La sua passione per la Cina è nata leggendo “Viaggio in Occidente”. Dopo aver approfondito la letteratura e la cultura di questo paese, ha deciso di dedicarsi allo studio del cinese.
2 commenti
21 Gennaio 2013
Molto interessante anche questo articolo :)
Per drago ho trovato anche il radicale raddoppiato (龖) e ho trovato che significa volare (solo per i draghi) e volo di un drago.
Ora mi hai fatto venire una curiosità: su che sarà il prossimo articolo?
21 Gennaio 2013
Interessantissimo!