Colori in giapponese: 赤 (aka, rosso)
Hai mai sentito il proverbio giapponese 隣の花は赤い・となりのはなはあかい (tonari no hana wa akai), i fiori del vicino sono rossi? È l’esatto equivalente del nostro “l’erba del vicino è sempre più verde”, con la differenza che si invidia il colore rosso (赤・あか) dei fiori del vicino. Deve essere un colore molto amato dai giapponesi!
La volta scorsa abbiamo visto che in origine i colori erano solo quattro: rosso あか (aka, 明), nero くろ (kuro, 暗), bianco しろ (shiro, 顕) e blu あを (ao, 漠). Il rosso è il colore che si contrappone a quello scuro (暗): il nero. Come dice il kanji (明), il rosso è luminoso, brillante.
Senza dubbio è il colore più adatto per rappresentare il Sole. La concezione del colore cambia da cultura a cultura: noi rappresentiamo il Sole con il colore giallo, i giapponesi lo disegnano rosso. Questo Sole rosso è anche simbolo della bandiera giapponese 日の丸・ひのまる (hi no maru), il cerchio rosso che si staglia su uno sfondo bianco simboleggia il Sol Levante.
In Giappone il rosso è un colore di buon auspicio, di felicità, davvero molto utilizzato. Basti pensare ai torii, gli archi che fanno da entrata per i templi, spesso sono dipinti di rosso. E il colore del daruma? Rosso.
Il rosso si usa per rappresentare le diverse divinità dei templi scintoisti e buddisti: spesso le statue sono vestite o dipinte con questo colore. Il rosso purifica, tiene lontani i demoni e le malattie. C’è una ragione a tutto questo…
Si dice che il dio del vaiolo (疱瘡神・ほうそうがみ, housogami) fosse terrorizzato da questo colore, per questo si consigliava di vestire i malati con abiti di questo colore.
La prima testimonianza di questa malattia mortale si ha nel 720 d.C, ben poche erano le possibilità di sopravvivere ma c’era la credenza che si guariva se il colorito della pelle diventava rosso. Ai bambini malati si regalavano giocattoli di questo colore, tra cui i daruma, come amuleti per contrastare la malattia.
Diverse sfumature di rosso
Come tutti i colori, il rosso ha diverse sfumature, molte delle quali rappresentate da un diverso kanji. Il termine più generico per indicare il rosso è 赤, comprende tutti quei colori vicino all’arancione fino ad arrivare quasi al viola.
Quello che è interessante è l’origine del kanji, piuttosto spaventosa a dire il vero… in Cina nelle prime iscrizioni era formato da 大 più 火 in basso. Il carattere di grande rappresenta un uomo che allarga le braccia, quindi un uomo che brucia tra le fiamme! Era una sentenza molto comune nell’antica Cina, con il tempo il kanji si modificò diventando l’attuale 赤.
Un altro kanji abbastanza comune per il rosso è 紅. È una sfumatura più brillante, vivace, può essere letto a seconda dei casi べに (beni), くれない (kurenai), あか (aka) nella parola 紅い (akai), o ancora こう (kou) in altre parole composte.
Nel periodo Heian si usava come colorante il rosso dei fiori ベニバナ (benibana, cartamo), per tingere le stoffe e per i rossetti. La parola べに (beni) indica anche il rossetto in giapponese.
Altri kanji per indicare sfumature del rosso sono 丹 (に, ni), 朱 (しゅ, shu) e 緋 (ひ, hi). Il primo indica il colore del terreno, un marrone tendente al rosso. 朱 è un rosso vermiglio, mentre 緋 indica un rosso scarlatto, un colore più scuro.
Questi sono solo alcuni tipi di rosso presenti tra le mille sfumature dei colori tradizionali.
Parole ed espressioni con 赤 e 紅
Come abbiamo visto con il colore 青, anche per 赤 è il caso di dire che è pieno di espressioni… colorite! Non solo riferite al colore rosso, in un certo senso mantiene il suo significato di “chiaro”. In alcune espressioni indica qualcosa di “evidente, chiaro, ovvio” o “completo“.
赤ちゃん・あかちゃん (akachan) o 赤ん坊・あかんぼう (akanbou) – Bambino, neonato. In questo caso il colore rosso si riferisce al colorito del viso.
赤字・あかじ, akaji – Deficit
真っ赤なうそ・まっかなうそ, makkana uso – Una bugia evidente
赤恥・あかはじ, akahaji – Vergogna, imbarazzo
赤の他人・あかのたにん, aka no tanin – Un completo sconosciuto
赤くなる・あかくなる, akakunaru – Diventare rosso
Con l’altra sfumatura di rosso 紅 diverse parole sono riferite al colore…
紅顔・こうがん, kougan – Colorito roseo
紅茶・こうちゃ, koucha – Tè (nero)
紅白・こうはく, kouhaku – Rosso e bianco. I colori rosso e bianco combinati sono di grande auspicio, si usano spesso nei festeggiamenti e nei matrimoni.
紅葉・こうよう, kouyou – Le foglie rosse autunnali
…per altre non è proprio così, o almeno non è così evidente il collegamento. 紅一点・こういってん (kouitten) è una parola che significa “l’unica donna in un gruppo di uomini“, viene da chiedersi che c’entra in tutto questo il kanji 紅.
L’espressione arriva dal cinese, più precisamente da un verso di una poesia scritta da Wang Anshi: “万緑叢中紅一点”, un fiore rosso che spicca tra il verde del prato.
Allo stesso modo il fatto di essere unica donna tra gli uomini spicca, si nota, proprio come il fiore rosso. Non ho idea del perché con il tempo abbia assunto un significato del genere, si parlava solo di fiori!
E con questo si conclude il secondo appuntamento con i colori in giapponese. Se l’articolo ti è piaciuto condividilo sui social network usando uno dei pulsanti qui sotto.
Fonti: 語源由来辞典, Wikipedia, Japanese About, Color red in Japanese mythology
Immagini: Dakiny, Kanji Roots
7 commenti
13 Marzo 2014
Aaah quanto mi piace il rosso °W°
Sempre bello scoprire che per alcuni è un colore che porta buona fortuna o scaccia malattie
*Usa il rosso per sempre*
Ora sono curiosa di scoprire gli altri colori *_*
(il rosso ovviamente rimarrà sempre il migliore ahahahah)
13 Marzo 2014
Bello, come articolo! Come ti ho detto, il mondo dei colori mi incuriosisce molto!
Ma quindi 紅, a parte il fatto che è usato in espressioni diverse rispetto a 赤, cambia qualcosa, di significato?
E in che senso il Kanji di rosso è 明? Era un modo per descrivere tutta quella serie di sfumature raggruppate dai giapponesi sotto あか?
E l’evoluzione del Kanji l’hai presa dal sito che ti avevo consigliato?
Scusami per la marea di domande!
14 Marzo 2014
Direi che 紅 tiene quasi sempre il significato di rosso, almeno per le parole che conosco io. Sul vocabolario dà anche come significato di “donna” (un po’ come il caso che ho citato), non saprei dirti per quale ragione.
Il kanji 明 è l’etimologia del colore rosso (明るい・あかるい chiaro, brillante), da dove ha preso il nome.
Ho preso l’immagine da un sito in giapponese che spiegava pure l’etimologia del kanji, l’ho linkata a fondo articolo :)
15 Marzo 2014
Ne approfitto per farti un’altra domanda, un po’ più strana.
Tanto per curiosità, sono andato a cercare il significato di 疱 in cinese, e mi dà ‘punto nero’. ‘Vaiolo’, invece, è 痘, che è anche un termine generico per ogni malattia che lascia segni sul corpo (non so se esista una parola equivalente in italiano…). In giapponese questo 痘 significa qualcosa di diverso?
Scusami per la curiosità un po’ scabrosa, ma questi confronti mi interessano molto xD
15 Marzo 2014
Sì, è uguale anche in giapponese, citando il dizionario: malattia che lascia tracce/segni sulla pelle.
15 Marzo 2014
ciao! a questo indirizzo c’è un premio per il tuo blog considerato meritevole :http://etnicomix.altervista.org/premio-liebster-blog-award/
è un modo divertente per far conoscere i blogger emergenti.
buona serata!
16 Marzo 2014
Interessantissimo! Non averei mai pensato che si credeva che il rosso potesse curare le malattie :)