Si studia bene la grammatica, si cerca di imparare il maggior numero di vocaboli, non sempre però basta tutto questo nello studio di una lingua.
Spesso non si presta attenzione ad alcune paroline utili che fanno sembrare il giapponese più naturale nelle conversazioni o nello scritto: le interiezioni (anche chiamate esclamazioni).
Queste brevi parole sono utili per esprimere il proprio stato d’animo e, naturalmente, quasi tutte differiscono dall’italiano. Per questa ragione fa comodo conoscerle, sarebbe poco naturale usare le esclamazioni italiane in una frase giapponese! Non è facile abituarsi subito al loro utilizzo, ci vuole del tempo…
In giapponese le interiezioni si chiamano 感動詞 (kandoushi) e ne esistono di diversi tipi: possono esprimere lo stato d’animo del parlante (ああ aa, おお oo, まあ maa…), essere usate per chiamare (おい oi, もしもし moshi moshi) e per incoraggiare (よし yoshi, それっ sore…) l’interlocutore, si usano per i saluti (おはよう ohayou, こんばんは konbanwa…) o in risposta alle domande (はい hai, いいえ iie..).
È impossibile ricoprire tutte quelle esistenti nel giapponese, in questo articolo ci occuperemo delle prime tre categorie, lasciando da parte i saluti e le risposte alle domande che di solito già si conoscono grazie a un buon corso di giapponese.
La sillaba っ
Prima di iniziare però voglio soffermarmi sulla sillaba っ scritta in piccolo alla fine di una parola, dato che ci capiterà di trovarla in alcune interiezioni. Se hai già iniziato con hiragana e katakana saprai che si usa per raddoppiare una consonante (per esempio はっぱ happa, foglia. っ raddoppia il suono p della sillaba pa), può però trovarsi anche dopo una parola.
Quando si trova alla fine di una parola non ha alcuna pronuncia, indica l’interruzione improvvisa di un suono, si mette enfasi su questa interruzione.
Naturalmente, se la sillaba è scritta in grande, つ si pronuncia normalmente come “tsu” (esempio: なつ natsu, estate).
Tutte le parole e le frasi in giapponese qui di seguito sono state scritte anche in lettere per far comprendere le espressioni a più persone possibili. Di norma però il giapponese non è scritto in questa maniera. Se vuoi iniziare con lo studio di questa lingua ti invito a imparare hiragana e katakana, i due sillabari. Vedrai che ti saranno utilissimi da conoscere!
あ/ああ (a/aa) – Oh/ah
Esprime sorpresa, enfatizza la propria emozione, è anche un’esclamazione che il parlante usa quando si ricorda di qualcosa. Molto simile all’italiano. In altri casi si usa come conferma, simile a dire “sì” o “esatto”.
ああ、疲れた!(Aa, tsukareta!) – Ah, che stanchezza! (疲れた tsukareta: il verbo 疲れる, tsukareru – stancarsi, nella forma passata piana)
ああ、あの映画!見たよ! (Ah, ano eiga! Mita yo!) – Ah, quel film! L’ho visto! (あの ano: quello; 映画 eiga: film; 見た mita: il verbo 見る, miru – vedere, nella forma passata piana)
あのう (anou) – Ehi/mi scusi/Emh…
Per attirare l’attenzione di qualcuno o in mezzo alle frasi quando non si sa bene cosa dire.
あのう…すみません、駅に行きたいんですが… (anou… sumimasen, eki ni ikitai ndesuga) – Emh, mi scusi, vorrei andare alla stazione… (すみません sumimasen: scusa; 駅 eki: stazione; 行きたい ikitai: il verbo 行く, iku – andare, nella forma -tai)
È un esempio di quando si ferma qualcuno per chiedere indicazioni, con あの si attira la sua attenzione.
あら (ara) – Oh/ah
Esprime sopresa, di uso esclusivamente femminile.
あら、どうしたの? (Ara, doshita no?) – Oh, che ti è successo?
あれ? (are?) – Eh?
Esprime sorpresa o sospetto.
あれ?財布は? (Are? Saifu wa?) – Eh? E il portafoglio? (dove è finito?) (財布 saifu: portafoglio)
いたっ・いたい (ita/itai) – Ahi!/Ahia!
Esclamazione di dolore.
いたっ! 足が…! (Ita! Ashi ga…!) – Ahia! La gamba! (足 ashi: piede, gamba)
うーん (uun) – Umh…/Mmm…
Mentre si sta ragionando, pensando a qualcosa.
うーん、たぶんそうですけど… (Uun, tabun sou desu kedo…) – Umh… forse è così però… (たぶん tabun: forse, probabilmente)
Da non confondere con ううん (uun) con il significato di “no”.
うそ (uso) – Impossibile!/Non ci credo!
Per esprimere incredulità. Letteralmente significa “bugia”, ma si trova spesso come esclamazione informale per indicare qualcosa difficile da credere.
えっ、うそでしょ。 (E, uso desho.) – Eh!? Non è possibile!/Stai scherzando!
Esprime sopresa, spavento per qualcosa di improvviso.
わっ!びっくりさせないでよ! (Wa! Bikkuri sasenaide yo!) – Ahh! Non spaventarmi così! (びっくり: essere sorpreso, spaventato; させない sasenai: il verbo する, suru – fare, nella forma causativa negativa piana)
えっ? (e?) – Eh?/Cosa?
Esprime sorpresa riguardo a qualcosa di inaspettato o quando non si capisce bene quello che è stato detto.
え!? 仕事やめたいの? (E!? Shigoto yametai no?) – Cosa!? Vuoi licenziarti!? (仕事 shigoto: lavoro, やめたい yametai: il verbo やめる, yameru – smettere, nella forma -tai)
ええと・えっと (eeto/etto) – Emh/Beh/Umh
Quando si sta pensando a cosa dire, mostra incertezza e indecisione.
ええと、買ったのは先週でした。(Eeto, katta no wa senshuu deshita) – Ecco… l’ho comprato la scorsa settimana. (買った katta: il verbo 買う kau – comprare, nella forma piana al passato; 先週 senshuu: settimana scorsa)
おい (oi) – Ehi!
Per richiamare qualcuno, usato solo dagli uomini, piuttosto rude.
おい!お前、何をしているんだ! (Oi! Omae, nani wo shiteru nda!) – Ehi, tu! Che stai facendo?! (お前 omae: tu, estremamente informale e rude; 何 nani: cosa; している shiteiru: il verbo する, suru – fare, nella forma -te iru)
おーい (ooi) – Ehiii
Per chiamare qualcuno che si trova lontano.
おーい、田中、こっち! (Ooi, Tanaka, kocchi!) – Ehi, Tanaka! Da questa parte! (こっち: questa parte)
おお (oo) – Oooh!
Per mostrare di essere impressionato, in senso negativo o positivo.
ね a inizio frase serve per attirare l’attenzione, questa interiezione è praticamente femminile. Un corrispondente maschile di questa espressione è なあ (naa).
ね、ね、あの店、ニューオープンだって! (Ne, ne, ano mise, nyuu oopun datte!) – Ehi, hai visto? Quel negozio ha appena aperto! (店 mise: negozio; ニューオープン nyuu oopun: nuova apertura, dall’inglese “new open”)
はあ・はあ? (haa/haa?): Uff/Ahh/Sì – Ma/ah?/Cosa?
A seconda del tono può indicare due emozioni diverse: quando non è interrogativo indica un lamento, un dubbio o può essere usato per mostrare di essere d’accordo con ciò che dice l’interlocutore; quando ha un intonazione più alta è simile a “cosa?”, da usare quando si è arrabbiati per ciò che ha detto l’interlocutore.
はあ…どうすればいいの? (Haa…dou sureba ii no?) – Uff… che dovrei fare?
はあ,そうですか (Haa, sou desu ka) – Ah, capisco.
はあ!?なんですって (Haa!? Nan desu tte) – Cosa!? Che vorresti dire?
ふうん (fuun) – Oh/Embé/Mhh
Di solito si usa quando qualcosa non ti interessa particolarmente. O per mostrare di star pensando intensamente a qualcosa.
ふうん、そういう訳だったのか (Fuun, sou iu wake datta no ka) – Mhh, allora è per quello… (訳 wake: ragione, motivo)
ふうん、まあ頑張りなさい (Fuun, maa ganbarinasai) – Beh, mettici l’impegno (頑張りなさい ganbarinasai: il verbo 頑張る, ganbaru – impegnarsi, nella forma -nasai)
L’interezione ふうん in una vignetta.
へえ (hee) – えー (ee) – Davvero?/Veramente?
Usato per indicare meraviglia o per mostrare di essere interessato a ciò che dice l’interlocutore.
へえ、アメリカに行ったんだ。いいなあ。(Hee, Amerika ni itta nda. Ii naa) – Ah sì? Sei andato in America. Che invidia! (アメリカ America, 行った: il verbo 行く, iku – andare, nella forma piana al passato)
いいなあ (ii naa) è un’espressione informale formata dall’aggettivo いい e la particella な, letteralmente significa qualcosa simile a “che bello!”, si usa spesso per indicare invidia nei confronti dell’interlocutore.
ほら (hora): Ecco/Hai visto?
Interiezione usata per attirare l’attenzione su qualcosa, spesso per dimostrare qualcosa all’interlocutore. È difficile trovare un corrispondente in italiano!
ほら、だから言ったじゃないか。(Hora, dakara itta janai ka.) – Hai visto? Non te l’avevo detto io? (言った: il verbo 言う, iu – dire, nella forma passata piana)
In questi ultimi casi non sono proprio interiezioni ma vale la pena di citare altri usi: può mostrare incertezza, si può usare per spronare qualcuno a fare un’azione o per consolare. Nel primo caso si può tradurre con beh o mah in italiano, nel secondo caso cambia traduzione a seconda del contesto.
まあ、やってみよう。(Maa, yattemiyou) – Beh… proviamoci. (やってみよう yattemiyou: il verbo やる, yaru – fare, nella forma -te miru volitiva)
まあ、座ってください。 (Maa, suwatte kudasai) – Prego, si accomodi. (座って suwatte: il verbo 座る, suwaru – sedersi, nella forma in -te)
まあまあ (maa maa): Su su/Oh!
Si usa per calmare qualcuno.
まあまあ、そう怒らないでください。(Maa maa, sou okoranaide kudasai) – Su su, non arrabbiarti così. (怒らない okoranai: il verbo 怒る, okoru – arrabbiarsi, nella forma piana negativa presente)
È anche un’espressione femminile di meraviglia, simile al precedente まあ.
まさか! (masaka!): Ma va!/Impossibile!/Neanche per idea!
Esclamazione per negare completamente qualcosa.
まさかそんなことがあるはずないよ! (Masaka sonna koto ga aru hazu nai yo!) – Non può essere così! (ある aru: esserci, avere riferito a cose)
まじ/まじで (maji/maji de) – Davvero?/Sei serio?
Simile all’esclamazione うそ (uso), esprime incredulità. Molto informale.
Esclamazione per esprimere esasperazione, è l’abbreviazione dell’espressione まったくもう (mattaku mou). まったく non ha solo questo significato, attenzione a non confonderla quando non si trova come esclamazione!
もう (mou) – Basta
Espressione di esasperazione, può essere usata anche in combinazione con まったく (mattaku). Non è l’unico significato della parola, attenzione quando si trova in altri contesti!
もう~、なにやってんだよ。(Mou, nani yattendayo.) – Che cavolo stai facendo!
もしもし (moshi moshi) – Pronto?/Ehi!/Mi scusi
Si può usare sia quando rispondi al telefono, sia quando vuoi attirare l’attenzione di qualcuno.
もしもし伊藤さんですか。(Moshi moshi, Itou-san desu ka.) – Pronto? È il signor Itou? (al telefono)
もしもしこれはあなたのハンカチではありませんか。 (Moshi moshi kore wa anata no hankachi dewa arimasen ka) – Mi scusi, questo non è il suo fazzoletto? (あなた anata: tu; ハンカチ hankachi: fazzoletto, dall’inglese “handkerchief”)
やった (yatta) – Evviva!/Ce l’ho/l’hai fatta!
Non c’è altro da aggiungere, sono sicura ti sarà già capitato di trovare questa interiezione! È molto comune.
やった! (Yatta!) – Evviva! Ce l’abbiamo fatta!
やれやれ (yareyare) – Oh no!/Accidenti/Bene
Per esprimere disappunto o sollievo.
やれやれ,またか! (Yareyare, mata ka!) – Oh no, non di nuovo! (また mata: di nuovo, ancora)
やれやれ,うらやましいことだね。 (Yareyare, urayamashii koto da ne.) – Caspita, se proprio fortunato, eh?/Ti invidio proprio (うらやましい: invidiabile)
よいしょ (yoisho) – Oh issa
Quando si fa uno sforzo fisico, simile al nostro “oh issa” per incitare e dare il ritmo.
よし (yoshi) – Dai/Bene/d’accordo
Per incoraggiare un’altra persona o per mostrare di essere d’accordo con lei.
よし,よくできたね。(Yoshi, yoku dekita ne) – Ottimo, hai fatto un buon lavoro. (できた dekita: il verbo できる, dekiru – completare qualcosa, nella forma piana al passata)
よしよし,泣くんじゃない (Yoshi yoshi, naku njanai) – Dai/Va tutto bene, non piangere (泣く naku: piangere)
わーい (waai) – Sììì/Evviva!
Per mostrare la propria felicità.
Un esempio di utilizzo dell’interiezione わい
Non è stato facile trovare una traduzione alla maggior parte di queste, non ti resta che incontrarle e impararle bene con materiale in giapponese. I manga sono un ottimo materiale per imparare queste espressioni usate spesso in sitazioni informali.
La lista non è completa di ogni singola parola ma davvero ti basta e avanza per qualsiasi situazione!
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Ho ripreso a seguire i tuoi articoli. Quest’ultimo contiene molte frasi comuni di somma utilità. Ne sto facendo una lista che ripasserò di tanto in tanto per cercare di memorizzarli e,eventualmente, tirarli fuori al momento giusto se dovesse capitare. In ogni caso sono utili per tenersi in allenamento con la lettura dei kana e dei kanji. La lettura è sempre un’ottima occasione per ripassare e arricchire la propria conoscenza della lingua.
Cristiano
11 Novembre 2017
Ciao Federica. Il mio livello linguistico è molto scarso e grazie ai tuoi articoli sto cercando di migliorarlo. Vorrei farti i complimenti per questo articolo. Ho vissuto per un pò in jap e ho visto in prima persona quanto siano importanti le forme parlate (quelle vocali allungate o interrotte, quelle mezze particelle) che tu hai straordinariamente raccolto e spiegato in questo articolo.
Complimenti!
Ciao Cristiano, grazie, mi fa molto piacere saperlo!
Fabrizio
30 Giugno 2024
Ciao Federica, grazie mille per il tuo bellissimo blog che mi sta aiutando molto. Su questo articolo, potrei chiederti, si può dire anche per esprimere meraviglia, entusiasmo anche solo そうれ (sō ne)? L’ho sentito molto nei dialoghi dei film di Ōzu. Grazie tante Fabrizio
Ciao Fabrizio! そうね (sou ne), そうだね (sou da ne) e そうですね (sou desu ne) sono tutte espressioni usate per indicare di essere d’accordo con quanto ha detto l’interlocutore, corrispondono all’incirca ad espressioni tipo “eh sì”, “è vero” (esempio banale: A: che buona la pizza! B: sou ne – Già/È vero). Non è proprio per esprimere meraviglia, anche se a seconda dei casi può essere inteso in quel modo.
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5 commenti
29 Ottobre 2016
Ho ripreso a seguire i tuoi articoli. Quest’ultimo contiene molte frasi comuni di somma utilità. Ne sto facendo una lista che ripasserò di tanto in tanto per cercare di memorizzarli e,eventualmente, tirarli fuori al momento giusto se dovesse capitare. In ogni caso sono utili per tenersi in allenamento con la lettura dei kana e dei kanji. La lettura è sempre un’ottima occasione per ripassare e arricchire la propria conoscenza della lingua.
11 Novembre 2017
Ciao Federica. Il mio livello linguistico è molto scarso e grazie ai tuoi articoli sto cercando di migliorarlo. Vorrei farti i complimenti per questo articolo. Ho vissuto per un pò in jap e ho visto in prima persona quanto siano importanti le forme parlate (quelle vocali allungate o interrotte, quelle mezze particelle) che tu hai straordinariamente raccolto e spiegato in questo articolo.
Complimenti!
13 Novembre 2017
Ciao Cristiano, grazie, mi fa molto piacere saperlo!
30 Giugno 2024
Ciao Federica, grazie mille per il tuo bellissimo blog che mi sta aiutando molto. Su questo articolo, potrei chiederti, si può dire anche per esprimere meraviglia, entusiasmo anche solo そうれ (sō ne)? L’ho sentito molto nei dialoghi dei film di Ōzu. Grazie tante Fabrizio
1 Luglio 2024
Ciao Fabrizio! そうね (sou ne), そうだね (sou da ne) e そうですね (sou desu ne) sono tutte espressioni usate per indicare di essere d’accordo con quanto ha detto l’interlocutore, corrispondono all’incirca ad espressioni tipo “eh sì”, “è vero” (esempio banale: A: che buona la pizza! B: sou ne – Già/È vero). Non è proprio per esprimere meraviglia, anche se a seconda dei casi può essere inteso in quel modo.