Il kanji 子 (bambino): etimologia, vocaboli e letture

Leggendo il titolo c’è chi si chiederà se vale la pena di dedicare un articolo a un kanji così semplice. Ne vale proprio la pena, visto non solo quanto è comune ma anche le sue letture e i numerosi significati!
Iniziamo con l’analizzare l’etimologia per poi vedere i vocaboli e le letture di questo kanji.
Etimologia
Non c’è molto da dire, rappresenta un bambino a braccia aperte. Perlomeno nelle scritture più antiche si vede una vaga forma di un neonato, con il tempo la forma è stata modificata fino a diventare l’attuale.
Vedremo però che, nonostante la sua etimologia, questo kanji è associato anche ad altri significati, alcuni dei quali non sembrano assolutamente collegati con il senso generale dei kanji!
Come si legge?
Fortunatamente le letture non sono molte, ma sono davvero tante le parole con questo kanji.
し (shi): Lettura on più comune. In qualche caso diventa じ (ji)
- 帽子 (boushi) – Cappello
- 電子 (denshi) – Elettrone (usato anche nel senso di “elettronico, elettrico”, esempio 電子レンジ, denshi renji forno a microonde)
- 菓子 (kashi) – Dolciumi
- 原子 (genshi) – Atomo
- 種子 (shushi) – Semi
- 調子 (choushi) – Tono, ritmo, condizione
- 男子 (danshi) – Ragazzo, maschile
- 女子 (joshi) – Ragazza, femminile
- 王子 (ouji) – Principe
す (su): Altra lettura on ma con un uso decisamente più limitato. Alcune tra le parole più comuni:
- 椅子 (isu) – Sedia, si trova quasi sempre scritto in kana
- 様子 (yousu) – Situazione, circostanze
- 茄子 (nasu) – Melanzana, si trova quasi sempre scritto in kana
こ (ko): L’unica lettura (comune) kun del kanji, probabilmente quella che conoscerai bene. Qualche volta diventa ご (go)
- 子供 (kodomo) – Bambino/a
- 親子 (oyako) – Genitore e figlio/a
- 息子 (musuko) – Figlio (inteso sempre al maschile, non generico come in italiano)
- 双子 (futago) – Gemelli/e
- 迷子 (maigo) – Persona smarrita (specialmente riferito ai bambini)
- 子会社 (kogaisha) – Affiliata (compagnia, azienda)
Con tutti questi esempi possiamo notare che questo kanji significa anche:
- persona
- seme, frutto (appare in molti nomi di parti del corpo!)
- piccolo
- suffisso per oggetti (come in 椅子 isu, sedia oppure in 帽子 boushi, cappello), non ha un significato particolare in questi casi
- titolo onorifico per uomini, di un certo rango o con particolari conoscenze/virtù (per esempio: 君子 kunshi, saggio)
Ed infine qualche parola con letture particolari:
- 黒子 (hokuro) – Neo
- 賽子/骰子 (saikoro) – Dado (da gioco), più spesso scritto in kana
- 硝子 (garasu) – Vetro, più spesso scritto in kana
- 子 (ne) – Topo, nello zodiaco cinese
Attenzione: 子 (ne) si usa solo per indicare il topo nello zodiaco, non per l’animale vero e proprio (in tal caso è ねずみ nezumi)! Inoltre ti capiterà ben più spesso di trovare 子 singolarmente pronunciato come こ (ko). Come funziona in questo caso? Prosegui con la lettura!
Utilizzo di 子 (ko)
Forse ti sarà capitato di sentire negli anime espressioni come この子 (kono ko, questo/a bambino/a) e あの子 (ano ko, quello/a bambino/a). A una prima occhiata potrebbe sembrare che si parli di bambini/e, ma non è detto. 子 si può usare per indicare una persona che è della stessa età o più giovane, quindi può riferirsi anche a persone adulte. Chiaramente in questi casi non si traduce 子 nel senso di bambino/a.
その子はどうしたの? (sono ko wa doushita no?) – Che cosa gli/le succede?
(Dubbi sulla grammatica giapponese? Dai un’occhiata a Ima Nihongo!)
Sono più spesso le parlanti di sesso femminile ad utilizzare 子 in questi casi. Spesso è usato per riferirsi a bambine/ragazze ma si trova anche riferito a bambini/ragazzi. Meno spesso ragazzi/uomini usano 子 per riferirsi ad altre persone di sesso maschile.
Possiamo considerare questo uso di 子 in modo simile a 人 (hito) ma riferito a persone più giovani. Per esempio si può dire 女の子 (onna no ko, ragazza) e 男の子 (otoko no ko, ragazzo) al posto di 女の人 (onna no hito, donna) e 男の人 (otoko no hito, uomo).
Ma 人 non potrà mai essere usato per un animale o per oggetti, mentre 子 sì:
- 竹の子 (take no ko) – Germoglio di bambù
- 子猫 (koneko) – Gattino
- 子犬 (koinu) – Cagnolino
Puoi aggiungere 子 di fronte al sostantivo di un animale per indicare un cucciolo! Attenzione però che potrebbe verificarsi un caso di rendaku, come in 子ギツネ (kogitsune, cucciolo di volpe, però volpe si dice キツネ kitsune).

Vale inoltre la pena di evidenziare l’esistenza del suffisso っ子 (kko), per sottolineare e mettere enfasi a una particolare caratteristica. Difficile trovare un diretto corrispondente in italiano!
- 苛めっ子 (ijimekko) – Bullo (da 苛める ijimeru, maltrattare)
- 江戸っ子 (edokko) – Edochiano, per indicare una persona nata e cresciuta a Tokyo (江戸 Edo è il nome antico della capitale giapponese)
- 末っ子 (suekko) – Figlio/a minore (da 末 sue, estremità, fine)
- 売れっ子 (urekko) – Persona popolare, di successo (da 売れる ureru, vendere)
E per finire 子 si può trovare all’interno dei nomi femminili:
- 春子 – Haruko
- 玲子 – Reiko
- 明子 – Akiko
- 久美子 – Kumiko
- 陽子 – Youko
Non c’è un modo univoco per scrivere un nome in giapponese, i miei sono solo alcuni esempi possibili. Inoltre c’è da dire che ormai non sono più così di uso comune i nomi che terminano in 子!
Alcuni kanji con 子
Sono molti kanji composti da 子, per questo ne vedremo solo qualche esempio.
Nota: quando si parla di etimologia di kanji non sempre è tutto così certo, queste sono le informazioni che sono riuscita a recuperare. Potrebbero esserci delle imprecisioni. Inoltre spesso i kanji non rappresentano direttamente qualcosa, ma sono kanji messi insieme per semplice valore fonetico e semantico. Insomma, son più spesso scelte dettate dalla praticità rispetto alla rappresentazione concreta di idee e cose, a contrario di ciò che si pensa quando si è agli inizi dello studio della lingua.
学 – Studiare
Nella forma tradizionale 學 (in uso nel cinese ma con i caratteri non semplificati) abbiamo in alto le componenti 𦥑 e 爻 a rappresentare delle mani che si incontrano, più in basso 宀 a rappresentare il tetto di un edificio o una scuola. Forse la componente 𦥑 è di tipo fonetico. Più tardi il kanji si è modificato nella forma attuale, ma solo nel giapponese e nel cinese con caratteri semplificati.
字 – Carattere, lettera
Inteso nel senso di scrittura, cioè come carattere o lettera dell’alfabeto. Non c’è nulla di speciale nell’etimologia di questo kanji, semplicemente in alto c’è il tetto, che ha il significato di “casa”, e in basso 子 che dà il suono al carattere. In origine significava “nascere”, il significato attuale potrebbe derivare dal senso di “produrre, generare”.
季 – Stagione
È un ideogramma, composto da 禾 (pianta di riso, grano) e 子. In origine indicava una giovane pianta, con il tempo ha preso il significato di stagione.
孫 – Nipote (di nonno/a)
Ideogramma composto da 子 e 系 (discendenza). Direi che in questo caso è l’etimologia è particolarmente esplicativa!
好 – Affetto
Altro ideogramma, composto da 女 (donna) e 子. Ci sono diverse teorie sull’etimologia di questo kanji, vediamone alcune. La prima è che indica l’affetto di una mamma per il suo bambino, il cui significato è stato esteso ad indicare anche il concetto di “buono”. Per un’altra interpretazione rappresenterebbe una figlia e un figlio, dato che 子 può anche significare “figlio”; per un’altra ancora rappresenta una donna e un uomo affiancati. Anche con queste interpretazioni ci si riconduce sempre all’idea di “buono”.
Conclusione
Credo di aver detto tutto quello che c’è da sapere su questo semplice kanji. Spero che ti sia stato utile per imparare nuove parole e capire come funzionano le diverse letture. Se ti è piaciuto condividilo, aiuterai a far crescere questo blog!
In passato ho parlato di altri kanji in questo blog, per approfondire:
- Il kanji 人 (persona): etimologia, vocaboli e letture
- Il kanji 一 (uno): etimologia, vocaboli e letture
- Il kanji 日 (giorno/sole): etimologia, vocaboli e letture
- Il kanji 口 (bocca): etimologia, vocaboli e letture
Fonti articolo: goo jisho, Wiktionary, Hanzi Yuan
Immagini: irasutoya, Wikitionary
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