Il kanji 口 (bocca): etimologia, vocaboli e letture
In questo articolo vediamo un kanji molto comune e molto semplice da memorizzare, ma non per questo è meno interessante di altri kanji. Sono molte le parole composte da 口, così come tanti kanji che lo contengono come componente, ecco perché ho deciso di scrivere questo post.
Iniziamo dalla (semplicissima) etimologia e poi analizzeremo anche le letture e le parole più interessanti, oltre a varie espressioni che hanno come protagonista questo kanji, o meglio, la parola 口 (kuchi, bocca).
Che cosa rappresenta?
Nulla di più semplice da spiegare… anche se non sembra rappresenta una bocca aperta! Nel corso del tempo non ha subito grossi modifiche, a parte il fatto di essere diventata sempre più squadrata.
Vedremo però che, nonostante la sua etimologia, questo kanji è spesso associato anche ad altri significati, alcuni prevedibilmente collegati al senso generale del kanji (parola, parlare, gusto), altri un po’ meno (apertura, entrata, inizio, numero di persone, tipo).
Forse avrai notato la somiglianza di questo kanji con una delle sillabe del katakana, se li disponi fianco a fianco può essere difficile capire qual è l’uno e qual è l’altro! Sto parlando del katakana ro ロ. Ma allora hanno qualcosa in comune il kanji e il katakana? In un certo senso la risposta è sia sì che no, il carattere katakana ha avuto origine dal kanji 呂 (spina dorsale), che è in effetti composto da due 口!
In qualche caso in effetti può esserci qualche problema nel capire se si tratta del kanji o del katakana, ma il più delle volte troverai katakana con altri katakana e kanji con kanji, a parte qualche eccezione! Una di queste eccezioni è 口コミ (kuchi-komi, passaparola/commenti e recensioni online), che è composta dal kanji e da コミ (abbreviazione di コミュニケーション, comyunikeeshon, comunicazione).
Come si legge?
Il kanji non ha tante letture, di cui una rara!
こう (kou): La lettura on più comune, sono molte le parole con questa lettura.
- 人口 (jinkou) – Popolazione
- 利口 (rikou) – Essere intelligente
- 口語 (kougo) – Lingua parlata
- 口座 (kouza) – Conto (in banca)
- 口実 (koujitsu) – Pretesto, scusa
く(ku): Un’altra lettura on del kanji. L’unica parola comune che vale la pena di conoscere con questa lettura è la seguente:
- 口調 (kuchou) – Tono di voce
くち (kuchi): L’unica lettura kun del kanji. In diversi casi capita che la sua lettura diventi ぐち (guchi), cioè subisce il cosiddetto “rendaku”.
- 早口 (hayakuchi) – Parlare velocemente
- 窓口 (madoguchi) – Sportello (per chiedere informazioni, di un ufficio…)
- 入り口/入口 (iriguchi) – Entrata
- 出口 (deguchi) – Uscita
- 悪口 (warukuchi/waruguchi) – Offesa/parlare male di qualcuno
- 糸口 (itoguchi) – Punto di partenza, inizio
- 一口 (hitokuchi) – Un boccone, un morso, un sorso
- 甘口 (amakuchi) – Gusto dolce
口 (kuchi) – Bocca, ma in generale si usa anche per intendere un’apertura (un’entrata/uscita o anche inteso come l’apertura di un contenitore come un vaso o una bottiglia), ma può anche essere usata con il significato di “gusto” o di “parlare”, come puoi vedere in alcune delle seguenti espressioni:
- 口が硬い (kuchi ga katai) – Tenere la bocca chiusa (letteralmente bocca dura)
- 口が軽い (kuchi ga karui) – Avere la lingua lunga (lett. bocca leggera)
- 口が重い (kuchi ga omoi)- Essere di poche parole (lett. bocca pesante)
- 口にする (kuchi ni suru) – Parlare, dire/Assaggiare
- 口笛を吹く (kuchibue wo fuku) – Fischiare (口笛 kuchibue: fischio, 吹く fuku significa “soffiare”, ed è anche usato nel senso di suonare strumenti a fiato)
- 口に合う (kuchi ni au) – Essere gradevole al gusto (lett. adatto alla bocca)
- 口が滑る (kuchi ga suberu) – Lasciarsi sfuggire qualcosa che non si voleva dire (滑る suberu significa “scivolare”)
Più raramente questa parola appare come suffisso per contare quantità di cibo, quote/parti (di solito di denaro) e persino spade!
Alcuni kanji con 口
Impossibile elencare tutti i kanji che hanno 口 come componente, sarebbero troppi! Qui di seguito vedremo solo qualche esempio, puoi vedere che la sua forma non cambia quando si trova all’interno di altri kanji. Vale la pena di sottolineare che non tutti i kanji che hanno una forma squadrata hanno in realtà come componente 口.
Nota: quando si parla di etimologia di kanji non sempre è tutto così certo, queste sono le informazioni che sono riuscita a recuperare. Potrebbero esserci delle imprecisioni. Inoltre spesso i kanji non rappresentano direttamente qualcosa, ma sono kanji messi insieme per semplice valore fonetico e semantico. Insomma, son più spesso scelte dettate dalla praticità rispetto alla rappresentazione concreta di idee e cose, a contrario di ciò che si pensa quando si è agli inizi dello studio della lingua.
品 – Prodotto, articolo
In questo kanji ritroviamo 口 ripetuto per ben tre volte, ad indicare la numerosità di vari contenitori.
右 – Destra
Inizialmente questo kanji era composto soltanto dai tratti a sinistra per indicare una mano destra e significava “aiutare”. Con il tempo si è deciso di aggiungere il kanji 口 e dare a questo nuovo kanji il significato di “destra”.
古 – Vecchio
Riguardo a questo kanji ci sono diverse interpretazioni. La prima prevede che la parte superiore rappresenti una corona sopra una divinità, a simboleggiare qualcosa di antico. Un’altra interpretazione vede invece una corona o un accessorio sul teschio di un antenato, ad indicare sempre qualcosa di vecchio. Con il tempo la forma del kanji è diventata l’attuale, formata da 十 (dieci) e 口.
問 – Domanda
È un composto fonetico, formato da 門 (portone), che dà la lettura al kanji, e da 口 che dà il significato al kanji.
名 – Nome
È un ideogramma composto da 夕 (sera, che in origine rappresentava la luna) e da 口, a rappresentare l’idea di dire il proprio nome per identificarsi al buio. Una teoria alternativa invece afferma invece che 夕 è un semplice indicatore fonetico per distinguere 口 e 名, perché in origine si usava 口 per entrambi i significati.
含 – Includere
Altro composto fonetico, di cui 今 (adesso) è la componente fonetica, mentre 口 è quella di significato.
兄 – Fratello maggiore
Il kanji è formato da 口 e dalla componente 儿 (gambe) che simboleggia una persona. Il kanji sta a indicare colui che ha l’ultima parola, cioè il fratello maggiore. Probabilmente in origine si riferiva a un qualsiasi parente più grande, con il tempo il significato è divenuto più specifico.
Conclusione
Credo di aver detto tutto quello che c’è da sapere su questo semplice kanji. Spero che ti sia stato utile per imparare nuove parole e capire come funzionano le diverse letture. Se ti è piaciuto condividilo, aiuterai a far crescere questo blog!
In passato ho parlato di altri kanji in questo blog, per approfondire:
- Il kanji 人 (persona): etimologia, vocaboli e letture
- Il kanji 一 (uno): etimologia, vocaboli e letture
- Il kanji 日 (giorno/sole): etimologia, vocaboli e letture
Fonti articolo: goo jisho, Wiktionary, Kanji Portraits, Hanzi Yuan
Immagini: Wiktionary, Rita Vicari, kanji roots
3 commenti
30 Dicembre 2020
Un giorno giuro che mi approccieró al Giapponese. Voglio farlo in un periodo meno impegnativo in modo da iniziare col piede giusto. Il tuo blog mi sta dando davvero la carica! Grazie!!
1 Gennaio 2021
Sono perplessa con lo studio del giapponese. Ho finito la serie della Hoepli e voglio provare l’N4 appena si può, ma non capisco cosa bisogna fare se si vuole superare gli altri livelli. Sembra che la grammatica non si fermi all’N4 ma continua fino all’N1. Sembra ci sia molta più grammatica rispetto alle altre lingue. È così? Sono Indiana. Ogni volta scopro regole grammaticali nuove. Voglio studiare bene ma non so come fare. Il tuo blog mi aiuta ma esisto libri e siti con tutte le grammatiche giapponesi. Tutto questo per non parlare dei kanji!
1 Gennaio 2021
Non saprei dirti se ci sia più o meno grammatica rispetto ad altre lingue, oltre al fatto che la maggior parte della grammatica dell’N1 contiene più espressioni “da scritto” che “da parlato”, se così si può dire. Certamente la grammatica non si ferma all’N4, così come la grammatica inglese non si ferma a un livello B1! Ad ogni modo l’N4 aiuta per capire molto materiale da principiante ma non basta, direi che con una conoscenza della grammatica N3 si arriva a un buon livello intermedio. Purtroppo non si può far altro che insistere esercitandosi su materiale in giapponese e imparando man mano nuove espressioni, vocaboli e kanji. Ti lascio due risorse che potrebbero esserti d’aiuto su come organizzare lo studio: JLPT Study (nota: non esistono liste ufficiali riguardanti kanji, vocaboli e grammatica per il JLPT ma possono dare un’idea di cosa è necessario conoscere), il canale Japanese Ammo, un buon canale per imparare grammatica e vocaboli in modo divertente.