Le parole degli anime/manga (ma non solo): こいつ (koitsu), キモい (kimoi), くらえ (kurae), バカ (baka)
Gli anime e i manga sono ottimi materiali per fare pratica con il giapponese ma non sempre sono semplici da capire. Sono ricchi di termini colloquiali, per di più ci sono parole poco usate nella vita di tutti i giorni. Tra queste ultime ce ne sono alcune che non vengono praticamente mai usate.
In questo articolo vedremo qualche termine che di solito non viene insegnato sui libri perché non molto educati da usare. Ma per comprendere gli anime e manga servono, anche se sono piuttosto sicura che li avrai già incontrati tutti o quasi, ma forse non spiegati più nel dettaglio!
Iniziamo!
こいつ (koitsu)・そいつ (soitsu)・あいつ (aitsu)・どいつ (doitsu)
Abbiamo ben 4 parole che si distinguono soltanto per una sillaba! Ma se conosci un po’ di giapponese probabilmente noterai una certa assonanza con le serie di parole tipo これ (kore), それ (sore), あれ (are), どれ (dore) o con le parole ここ (koko), そこ (soko), あそこ (asoko), どこ (doko). Anche in questo caso ci troviamo alle parole kosoado, cioè a quelle parole usate come dimostrativi e interrogativi che iniziano appunto con le sillabe ko-so-a-do.
Queste parole significano:
こいつ (koitsu) – Questa persona
そいつ (soitsu) – Quella persona (vicino a chi ascolta)
あいつ (aitsu) – Quella persona (lontano da chi parla e chi ascolta)
どいつ (doitsu) – Chi?
Ma in realtà si possono usare anche per indicare oggetti, come la serie これ (kore), それ (sore), あれ (are), どれ (dore) citata poco sopra.
あいつには負けたくない。(aitsu ni wa maketakunai) – Non voglio perdere contro lui/lei.
こいつが欲しい。(koitsu ga hoshii) – Voglio questo.
そいつは面白い。(soitsu wa omoshiroi) – Quello (oggetto) è interessante/ Quel tizio è interessante.
なんであいつがいるの?(nande aitsu ga iru no?) Perché c’è lui/lei?
Questa serie kosoado è decisamente rude da usare per riferirsi a una persona (per un oggetto direi solo che è davvero colloquiale), per cui è meglio evitare il suo utilizzo, specialmente in contesti formali. Per fare un paragone assomiglia i termini italiani tizio/tizia, non sono di certo offensivi ma nemmeno si può dire che siano così educati!
Termini alternativi a queste parole, con lo stesso identico significato e uso sono:
このやつ (kono yatsu)
そのやつ (sono yatsu)
あのやつ (ano yatsu)
どのやつ (dono yatsu)
Dopotutto こいつ deriva da このやつ, dove やつ si può tradurre con tipo/a o tizio/a ma anche con “cosa, roba” se si parla di oggetti.
Quando ci si vuole riferire a una persona è meglio ricorrere a termini come この人 (kono hito, questa persona) o, per essere ancora più educati e formali, alla serie che termina in -chira (esempio: こちら kochira, questo/a) e a espressioni come この方 (kono kata, questa persona).
Posso rendere queste parole al plurale aggiungendo semplicemente ら (ra) al fondo:
こいつら (koitsura) – Queste persone
そいつら (soitsura) – Quelle persone (vicino a chi ascolta)
あいつら (aitsura) – Quelle persone (lontano da chi parla e chi ascolta)
どいつら (doitsura) – Quali persone?
キモい (kimoi)
Questo aggettivo è l’abbreviazione di 気持ち悪い (kimochi warui), un’espressione usata per indicare qualcosa che provoca un senso di disgusto. Dopotutto, se dovessimo tradurre in modo letterale 気持ち悪い, avremo qualcosa tipo “cattivo umore”. Insomma riguarda qualcosa che provoca sensazioni ben poco piacevoli. Può essere tradotto in diversi modi a seconda dei casi:
うぇぇ・・・キモい (uee… kimoi) – Ugh, che schifo.
眠れなくなるほどキモい生き物 (nemurenakunaru hodo kimoi ikimono) – Creature viventi così orripilanti da farti smettere di dormire.
キモっ!(kimo!) – Che schifo (l’aggettivo può essere ulteriormente abbreviato, il piccolo っ al fondo mette in evidenza che c’è stato un troncamento della parola)
あーキモかった (aa kimokatta) – Ahh, è stato imbarazzante/orribile/disgustoso.
くらえ (kurae)
Questa parola è un classico esempio di parola che si trova nel mondo degli anime e dei manga ma praticamente inesistente nella vita reale! Si tratta della forma imperativa del verbo くらう (kurau), che ha tra i suoi significati quello di “mangiare”, simile al verbo 食べる (taberu) ma meno educato da usare. Letteralmente ci troviamo di fronte a un ordine di mangiare… cosa? Beh, visto che si trova spesso in scene di combattimento direi che è inteso come “mangiare i colpi” che riceverà dall’avversario! Troverai questo verbo in questa forma nella maggior parte dei casi nel caso di una battaglia o magari in una partita, possiamo tradurlo in italiano con espressioni simili a “prendi questo”.
この必殺技をくらえ! (kono hissatsu waza wo kurae) – Beccati questa mossa letale!
Impara anche tu il giapponese!
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ばか (baka)
Senza dubbio una delle prime parole che si imparano in giapponese guardando gli anime, ma che naturalmente si evita di usare. Si può tradurre con scemo/a, stupido/a e altri termini simili. È scritto più spesso in katakana, ma per scelta stilistica si può trovare scritto in hiragana e più raramente in kanji (馬鹿). Chissà qual è l’origine di questa parola, verrebbe da chiedersi cosa c’entrano i kanji di cavallo (馬) e cervo (鹿)! Probabilmente non hanno un significato particolare, dovrebbe essere una semplice trascrizione (in gergo si parla di “ateji“) di tipo fonetico della parola sanscrita “moha” (perdizione) o di “muhallaka” (stupido).
あんたバカなの?(anta baka nano?) – Ma sei scemo?
バカにしないで (baka ni shinaide) – Non prendermi in giro (バカにする baka ni suru significa “trattare come uno/a scemo/a, prendere in giro” )
バカにもわかるように説明する。(baka ni mo wakaru you ni setsumei suru) – Spiegare in modo tale che sia comprensibile anche a chi è stupido/a.
私ってバカだね。(watashi tte baka da ne) – Io sono una stupida, vero?
Non un termine bello da usare ma come in italiano si può trovare questo termine usato in modo scherzoso con i propri amici.
Naturalmente può essere riferito anche a oggetti o cose non tangibili:
バカなことを言うな (bakana koto wo iu na) – Non dire tali stupidaggini.
そんなバカな話を誰も信じないと思う (sonna bakana hanashi wo daremo shinjinai to omou) – Credo che nessuno crederà a una storia così stupida.
A volte si può trovare バカな (bakana, cioè baka + il na di aggettivo) da solo, senza essere seguito da nessun’altra parola. Può sembrare strano, dato che un aggettivo seguito da -na va sempre messo di fronte a un sostantivo, si può intuire che c’è qualcosa che viene omesso. In generale è un’espressione usata per esprimere la propria incredulità:
そんなバカな!(sonna bakana) – Non è possibile (una cosa del genere)/È assurdo!
バカな!(bakana) – Assurdo!
Alternativa a baka e più rude, usato solo riferito a delle persone, è ばかやろう (bakayarou), parola composta con やろう (yarou, in kanji 野郎, significa tizio). やろう è termine quindi che viene rivolto solo agli uomini e di conseguenza ばかやろう lo si usa principalmente rivolto a uomini.
Queste parole non sono che una piccola parte delle parole utilizzate negli anime, nei manga e nella vita reale in situazioni informali, soprattutto dai giovani. Se vuoi scoprire nuovi slang e vocaboli particolari puoi leggere i seguenti articoli:
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Immagine inizio articolo: Dex Ezekiel
Fonti articolo: Goo Jisho, Japanese with anime
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