Imparare con i testi – Introduzione a Learning with Texts

Conoscevo già questo programma da tempo, ma non l’ho mai usato con attenzione. Dopo qualche prova con Learning with Texts, ho pensato di introdurlo anche a tutti i lettori del blog. Potrebbe dare una spinta agli studi!
Di che cosa si tratta?
Si tratta di un’applicazione molto utile per “imparare con i testi” (lo dice anche il nome!) A seconda se si conoscono bene o male le parole, ogni parola viene evidenziata con un colore diverso.

Così ci si rende conto, di volta in volta, esattamente di tutte le parole che si conoscono o meno. Quante volte sarà già capitato di controllare le stesse parole numerose volte? A me personalmente capita spesso, grazie a questo programma riesco a tenere traccia di tutte le parole che già conosco e a fare caso a quelle da imparare meglio.
Come funziona
La grafica dell’interfaccia non è il massimo e non sembra nemmeno così semplice da usare, ma alla fine si dimostra più semplice di quello che sembra. Iniziamo a selezionare dal menù a tendina la lingua in cui si intende leggere ediniziamo a inserire i nostri testi personalizzati.
Cliccando su “My Texts” è possibile vedere tutti i testi inseriti: lo stesso programma ne propone uno d’esempio per mostrare il suo funzionamento. Per inserirne uno basta cliccare su New Text… in alto ed incollare nella schermata successiva il testo da leggere. Puoi anche inserire il link dell’audio del testo nell’apposita casella.
Dopo aver salvato il tutto si può iniziare a leggere! È molto probabile che tutte le parole sono evidenziate in azzurro: il programma ancora non sa se queste parole le conosci o meno. Cliccando sulle parole si apre in contemporanea sia un pop-up con diverse opzioni, sia due diverse finestre nella parte destra dello schermo.

Schermata del programma
Tramite il pop-up è possibile decidere se è un termine ben conosciuto, se lo vuoi ignorare oppure controllare la parola sui dizionari designati dalle impostazioni. Le altre due finestre invece permettono di segnare il significato della parola e altre annotazioni, puoi anche vedere la parola sul dizionario on-line.
Segnando man mano le definizioni dei termini e il grado di conoscenza vedrai ogni parola colorarsi a seconda di quello che conosci. Il programma ha integrato anche un sistema SRS per testare quello che si è appreso, oltre ad avere la possibilità di esportare le parole su Anki. Non ho ancora esportato nulla, ma preferisco testare tutto su Anki come faccio sempre piuttosto che su questo programma.
È possibile personalizzare davvero tutto! Nella schermata delle lingue è possibile modificare a piacimento alcune opzioni, tra cui anche i dizionari. È possibile anche aggiungere nuove lingue se non sono presenti nell’elenco.

Opzioni della lingua
I difetti
Nonostante sia un bel programma, c’è ancora molto da migliorare. Ho fatto un po’ di esperimenti ed alla fine sono giunta alla conclusione che è perfetto se si studia una lingua che presenta gli spazi. O almeno è così per il coreano (non ho fatto molte prove con il giapponese): il grande difetto del programma è che non distingue parole dalle diverse particelle.
Non tutte le parole in coreano sono staccate tra loro, per esempio le particelle sono sempre attaccate al sostantivo.
Se troviamo la parola 이름 (ireum, nome) combinato con la particella dell’argomento 은 si scrive 이름은, LWT non separa il sostantivo dalla particella ma conta tutto come un’unica parola. Quindi se dopo ci trovassimo 이름이 (altra particella) la conta come una nuova parola. Ed ovviamente se troviamo 이름 singolo ecco la terza parola!
Dopo un po’ scoccia trovarsi parole che magari, sconosciute o meno, è già stata aggiunta alla lista dei termini incontrati, ritrovandomi a decidere se aggiungerle alla lista oppure ignorarle. Non so se esiste una soluzione al problema, ma per il momento mi accontento di aggiungere (o ignorare) tutto così com’è.
Con il giapponese dovrebbe contare tutti i diversi caratteri come un’unica parola, sta al lettore combinare i diversi caratteri e le parole. Per esempio conta la parola おはよう come 4 diverse parole, ma basta fare in modo che conti le 4 sillabe come una parola unica. Forse il sistema funziona meglio di quello coreano, ma non ho approfondito più di tanto.
Si è dimostrato però un metodo comodo per tenere conto di tutte le parole che si incontrano durante la lettura, senza dimenticare che possono essere esportate su Anki. Ma soprattutto è bello vedere man mano i progressi dei vocaboli.
L’installazione è un po’ complicata (rimando al sito ufficiale per le istruzioni dettagliate), ma per fortuna sul sito di Fluent in 3 Months è possibile usarlo senza dover fare l’installazione. Se vuoi usare LTW senza installarlo è l’opzione migliore (come sto facendo io al momento).
Se ritieni di essere ad un livello piuttosto alto in una lingua non sono sicura che vada bene usare LTW, ti ritroveresti a segnalare migliaia di parole che già conosci bene rispetto a quelle che non conosci.
Per questo ho evitato di usarlo con il giapponese: avrei perso più tempo per aggiungere ogni singola parola che non a controllare solo quelle che non conosco! Poi con il giapponese di solito si è già avvantaggiati con Rikaichan/Rikaikun.
Hai mai provato Learning with Texts? Che cosa ne pensi?
2 commenti
23 Gennaio 2013
Esiste la versione cinese? No, perché non mi dispiacerebbe usarlo come programma…
23 Gennaio 2013
Va bene per qualsiasi lingua :D Cinese compreso.