Okurigana e furigana: come funzionano?
Studiando il giapponese probabilmente avrai già sentito parlare di okurigana e furigana. Mi piacerebbe fare un piccolo approfondimento su questi aspetti del giapponese, utili per capire meglio come funziona la lingua.
Se ti sei mai chiesto perché a volte il furigana è diverso dalla pronuncia effettiva del kanji continua a leggere, ne parlerò oggi!
送り仮名 – Okurigana
Letteralmente “i kana che accompagnano“, gli okurigana sono tutti quei kana che si trovano assieme a un kanji e mostrano la funzione grammaticale delle parole.
Per esempio l’okurigana di 飲む・のむ (nomu: bere) è む (mu), la parte che mostra che si tratta di un verbo, difatti cambia a seconda di come viene coniugato. Un altro esempio è la radice しい (shii) che compare in tanti aggettivi in -i (楽しい・たのしい, tanoshii, divertente).
Inutile dire che gli hiragana sono utilissimi per lo studio della grammatica! Se ancora non hai preso in considerazione l’idea di impararli dovresti proprio farlo, magari usando questo metodo.
Gli okurigana seguono delle regole ben precise, possono esserci o meno a seconda dei casi. Non tutte le parole si comportano nella stessa maniera, quindi non tutti gli aggettivi in -i che terminano in しい hanno questa unica radice, prendiamo ad esempio 懐かしい・なつかしい (natsukashii, caro, nostalgico).
L’okurigana di 懐かしい è かしい (kashii), non solo しい come tanti altri aggettivi in -i. Verrebbe voglia di scriverlo 懐しい ma è un errore, attenzione!
In questo caso conoscere la lettura del kanji o la sua derivazione ti può aiutare a capire meglio qual è l’okurigana esatto, se scrivi a computer non avrai problemi a scrivere i giusti kana.
Alcune parole possono essere scritte o meno con l’okurigana senza nessuna differenza, è il caso di iriguchi (entrata) che può essere scritto sia 入り口 che 入口. Il primo modo mostra la lettura del kanji rispetto al secondo, anche se il secondo è più comune.
Altre volte può essere scritto in più modi diversi: uketsuke (reception, sportello, ufficio informazioni) può essere scritto 受け付け, 受付け e 受付. L’ultimo è quello che viene usato più comunemente, in quanto è ormai consolidata la lettura dei due kanji, esattamente come per 入口.
Gli okurigana possono essere molto utili per distinguere le diverse letture che ha un kanji, per esempio 上 si legge あ nella parola 上がる・あがる (agaru: salire, alzarsi) e のぼ in 上る・のぼる (noboru: salire). Oppure per distinguere due diversi modi per dire “mangiare” 食べる・たべる (taberu) e 食う・くう (kuu), quest’ultimo verbo è più rude ed utilizzato dagli uomini. I due diversi okurigana aiutano a capire quale lettura utilizzare.
Non sempre è d’aiuto purtroppo, 辛い si può leggere からい (karai: piccante) e つらい (tsurai: doloroso duro), la い al fondo non è molto utile a distinguere le parole. Solo il contesto, o scrivere la parola in kana, può chiarire in questi casi.
Non ti resta che memorizzare gli okurigana caso per caso, ma non ci darei troppo peso. Il mio scopo era mostrare come gli okurigana ti possono essere d’aiuto a capire le parole quando non sai bene quale lettura prende il kanji.
振り仮名 – Furigana
Quando gli okurigana non aiutano a capire la parola, ci sono i furigana.
I furigana sono tutti quei kana che indicano la lettura dei kanji. Possono trovarsi in alto o in basso, se il testo è orizzontale, o di fianco, se il testo verticale. Un grande aiuto per qualsiasi studente di giapponese, perfetto per imparare sia la lettura che il kanji al tempo stesso.
Oltre ad essere un aiuto per capire il significato di una parola, sono utili per dare informazioni al lettore e creare degli interessanti giochi di parole.
Giusto qualche giorno fa ho segnalato sui social un cortometraggio per festeggiare il centesimo anniversario della stazione di Tokyo, il cui titolo era 時季(とき)を巡る.
La lettura di 時季 non è とき (toki), ma じき (jiki: stagione). Il titolo vuole essere una fusione tra le parole とき (tempo) e 時季 (stagioni): il passare del tempo/delle stagioni. Un modo per unire i due concetti di tempo e di stagioni in un’unica parola.
Altre volte il furigana fa uso dell’inglese. Permette al pubblico di familiarizzare maggiormente con alcuni termini, senza spezzare la lettura del manga con numerose note a fianco.
L’autore potrebbe anche scegliere di usare solo la parola inglese però, grazie ai furigana, mostra sia la lettura che intende dare a tale parola sia il significato giapponese.
I furigana possono riguardare i dimostrativi come それ (sore), あれ (are) e ここ (koko). In questo modo si chiarisce bene al lettore a cosa ci si sta riferendo, l’utilizzo del solo dimostrativo non sarebbe altrettanto efficace.
Il furigana non solo è molto utile per capire la pronuncia, può anche dare informazioni extra al lettore senza dover ricorrere a note supplementari. I manga sono pieni di furigana che non corrispondono alla lettura reale dei kanji. Ti è mai capitato di incontrare qualche furigana strano?
Spero di aver risolto qualche dubbio riguardo agli okurigana e ai furigana, se ti va condividi questo articolo con i tuoi amici, può essere utile anche a loro. Per qualsiasi domanda, o se vuoi aggiungere qualcosa, lascia un commento.
Fonti: East Asia Review, Wikipedia
Immagine inizio post: Koji Horaguchi
Un commento
24 Luglio 2014
Okurigana dà confusione a volte anche ai giapponesi. A proposito il video sulla stazione di Tokyo è commovente!