Qual è l’ordine della frase in giapponese?

La struttura di una frase giapponese è sempre soggetto, oggetto e verbo? Non proprio, l’ordine degli elementi è molto flessibile: non c’è nessun ordine preciso da rispettare.
Prendiamo ad esempio la frase “Io mangio la mela“: in italiano sarò costretta a tenere lo stesso ordine per non cambiare significato alla frase (non vorrei essere mangiata da una mela…).
In giapponese invece, grazie alle particelle, posso scambiare tranquillamente le due parti e ottenere due frasi con lo stesso significato:
私がリンゴを食べます。(watashi ga ringo wo tabemasu)
リンゴを私が食べます。(ringo wo watashi ga tabemasu)
Vocaboli usati nelle frasi: 私 watashi: io; リンゴ ringo: mela; 食べます tabemasu: il verbo 食べる, taberu – mangiare, nella forma masu al presente.
La seconda ti suonerà un po’ strana, ma non vuol dire che sia sbagliata. La cosa importante è abbinare le giuste particelle ai sostantivi per evitare di cambiare il significato, non spostare le particelle in questo modo: 私をリンゴが食べます (watashi wo ringo ga tabemasu) o リンゴが私を食べます (ringo ga watashi wo tabemasu).
C’è solo un elemento che non cambia la sua posizione: il verbo, che sta sempre al fondo di una frase.
Non è necessario avere un soggetto se è chiaro dal contesto, il minimo indispensabile per creare una frase è il verbo.
Di solito i libri di grammatica giapponese fanno intendere che il soggetto sia sempre necessario, in realtà è quasi sempre sottinteso. Per chi si trova agli inizi possono spiazzare frasi del genere:
知らない。(shiranai) – Non lo so.
行く! (iku!) – Vado!
Sono solo alcuni esempi di frasi perfettamente valide in giapponese, anche se non compare un soggetto o nessuna altra parte del discorso.
Aggiungerei ancora che una frase può essere valida anche solo con un aggettivo o con un sostantivo. In questi casi si può dire che è sottinteso il verbo essere だ/です:
大丈夫。(daijoubu) – Sto bene.
猫よ。(neko yo) – È un gatto!
Aggettivi -na e sostantivi senza だ sono modi di dire più femminili che maschili.
Come funzionano le frasi con più elementi? Le regole sono sempre le stesse: verbo al fondo e le altre parti assieme alle giuste particelle. Partiamo da questa frase:
私は図書館で本を読みました。(watashi wa toshokan de hon wo yomimashita) – Ho letto un libro in biblioteca.
Vocaboli: 図書館 toshokan: biblioteca; 本 hon: libro; 読みました yomimashita: il verbo 読む, yomu – leggere, nella forma masu al passato.
E cambiamo l’ordine degli elementi:
- 私は本を図書館で読みました。(watashi wa hon wo toshokan de yomimashita)
- 図書館で私は本を読みました。(toshokan de watashi wa hon wo yomimashita)
- 図書館で本を私は読みました。(toshokan de hon wo watashi wa yomimashita)
- 本を私は図書館で読みました。(hon wo watashi wa toshokan de yomimashita)
- 本を図書館で私は読みました。(hon wo toshokan de watashi wa yomimashita)
Il significato di queste frasi è lo stesso, solo si dà più importanza ad alcuni elemente della frase. In giapponese si dà più importanza all’elemento che si trova vicino al verbo principale. In alcune frasi si dà importanza al fatto che ho letto in biblioteca, ad altre che ho letto un libro, oppure al fatto che sono io ad aver fatto l’azione (anche se la particella は messa in un posto diverso da inizio frase suona più come contrasto che argomento). In genere gli elementi lontani dal verbo sono informazioni secondarie.
Possiamo dire che c’è un ordine che è più naturale seguire rispetto ad altri (argomento in cima alla frase), ma non è sbagliato cambiare l’ordine se usi le particelle giuste.
Ricordati di non cambiare l’ordine delle frase relative, cioè quelle frase secondarie che modificano un sostantivo. Non posso separare il verbo/l’aggettivo da un sostantivo in casi come 買った本 (katta hon, libro che ho comprato) o 優しい人 (yasashii hito, persona gentile), perché si riferiscono a quel sostantivo. Se separo tra di loro gli elementi, le frasi non hanno senso:
Frase giusta: 彼が買った本は面白い。(kare ga katta hon wa omoshiroi) Il libro che ha comprato lui è interessante.
Frase sbagliata: 彼が本買ったは面白い??? (kare ga hon katta wa omoshiroi)
L’ultima frase non ha senso. Posso però volgere la frase in un altro modo: 彼が面白い本を買った (kare ga omoshiroi hon wo katta) – Lui ha comprato un libro interessante. A dirla tutta potrei persino dire 面白い本を彼が買った! (omoshiroi hon wo kare ga katta)
In giapponese una frase secondaria sta sempre davanti alla principale. Una frase secondaria è una frase che contiene informazioni secondarie, può essere una frare relativa o collegata alla principale tramite congiunzioni come のに, ので, から e けど.
Nel parlato può capitare di variare l’ordine degli elementi per citare prima gli elementi essenziali e poi quelli secondari, per esempio:
面白い、この本は。(omoshiroi, kono hon wa) – Interessante, questo libro.
Il parlante vuole dire prima che è interessante, poi aggiunge altre informazioni.
Non vorrei averti confuso ancora di più le idee. Sembra difficile non avere un ordine preciso ma è più semplice di quanto si pensi.
Più fai pratica leggendo e ascoltando in giapponese, più ti sarà semplice comprendere come funziona l’ordine di una frase. Nemmeno una frase senza soggetto sarà più un problema.
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Se c’è qualcosa di poco chiaro non esitare a farmelo sapere, sono qui per darti una mano!
Immagine: nubobo
2 commenti
6 Ottobre 2018
Prendiamo ad esempio la frase “Io mangio la mela“: in italiano sarò costretta a tenere lo stesso ordine per non cambiare significato alla frase (non vorrei essere mangiata da una mela…).
Io la mela mangio
La mela io mangio
la mela (la) mangio io
(la) mangio io la mela
Suonano tutte un po’ strane ma sono comprensibili (alcune potrebbero essere forme più adatte a una canzone o poesia magari).
12 Ottobre 2018
Vero, ma parlo dell’ordine di una frase in italiano SVO (soggetto, verbo e oggetto), poi nal parlato si possono sentire frasi girate in ogni modo, più o meno. In giapponese ci sono meno vincoli, e di sicuro non doevo aggiungere altre parti (come i vari “la” dei tuoi esempi) come l’italiano richiede.