30+ parole uguali ma con diverse letture e significati
Una delle difficoltà maggiori dei kanji non è memorizzarli, ma imparare le varie letture che possono assumere quando si trovano combinati con altri kanji. Proprio per questa particolarità di assumere diverse letture a seconda dei casi, in giapponese esistono delle parole che si scrivono allo stesso modo ma i cui kanji si pronunciano in maniera diversa a seconda del significato della parola. Si possono considerare “omografi”, cioè sono parole scritte nello stesso modo ma con pronuncia diversa e spesso anche di significato diverso.
Per esempio 市場 si può leggere sia いちば che しじょう, entrambe le letture rappresentano una diversa parola dal significato differente: いちば significa mercato, mentre しじょう indica il mercato in senso finanziario, non nel senso di “fare le spese al mercato” (a parte in parole come 卸売市場・おろしうりしじょう, mercato all’ingrosso). Sono due parole diverse che hanno in comune solo i kanji che le compongono, ovvero 市: mercato, città e 場: luogo.
Questi composti kanji che si possono leggere in modi diversi sono qualche centinaio, per questo articolo ne ho scelti una trentina che possono esserti utili da conoscere, lasciando perdere tutte quelle parole più particolari che rimandano a nomi propri di luoghi o di persona, così come quelle che rimandano a termini arcaici e ad antiche unità di misura. In pratica ho cercato di inserire nella lista solo quelle che si possono definire di “uso comune”.
Inoltre ho tralasciato tutte quelle parole che hanno gli stessi kanji e letture diverse ma che mantengono lo stesso significato, come 明日 (あす/あした/みょうにち, domani), (日本・にほん/にっぽん, Giappone), 昨日 (さくじつ/きのう, ieri) e 今年 (こんねん/ことし, quest’anno) che, forse, meriterebbero un articolo a parte.
Se hai iniziato da poco a studiare giapponese non è necessario imparare tutte queste parole, però può esserti utile conoscerle.
さあ、さっそく始めましょう! Ok, iniziamo subito!
- 頭 – あたま: testa, cima/かしら: testa o leader
- 一月 – いちがつ: gennaio/ひとつき: un mese (durata di tempo)
- 市場 – いちば: mercato, luogo dove comprare le cose/しじょう: mercato finanziario, mercato inteso in senso astratto
- 一日 – いちにち: un giorno (durata)/ついたち: primo giorno del mese
- 一角 – いっかく: una parte, un angolo/ひとかど: importante, rilevante, considerevole
- 一足 – いっそく: un paio di scarpe/ひとあし: un passo, una distanza breve o un periodo di tempo breve
- 内面 – うちづら: apparenza e comportamento che si tiene in in privato (内面のいい人: persona che è brava a casa, che si comporta bene), parte interna di qualcosa/ないめん: parte interna di qualcosa o di una persona (in senso psicologico)
- 大根 – おおね: fondamento, origine/だいこん: daikon, rafano bianco giapponese
- 大水 – おおみず: allagamento, inondazione/たいすい: grande fiume/lago oppure allagamento
- 大文字 – おおもじ: lettera maiuscola o caratteri scritti più grandi del normale/だいもんじ: carattere grande oppure il carattere 大
- 表 – おもて: parte frontale, superficie, esterno/ひょう: tabella, elenco, grafico
- 大人気 – おとなげ: maturità, essere adulto (おとなげない: immaturo, infantile)/ だいにんき: molto popolare
- 外面 – がいめん: parte esterna (di qualcosa o aspetto/apparenza di una persona)/そとづら: parte esterna (di qualcosa), apparenza e comportamento che si tiene in presenza di altri (外面のいい人: persona affabile)
- 月日 – がっぴ: data/つきひ: tempo, il passare del tempo (月日がたつ: il tempo passa)
- 仮名 – かな: kana, cioè hiragana e katakana/かめい: pseudonimo
- 寒気 – かんき: il freddo/さむけ: il freddo oppure la sensazione di sentire freddo, avere i brividi
- 気色 – きしょく: espressione del volto, sensazione (気色の悪い映画: film disgustoso)/けしき: segno, indicazione (simile alla parola 気配・けはい), stato d’animo (気色ばむ: irritarsi, prendersela)
- 今日 – きょう: oggi/こんにち: oggi o odierno, attuale (é da qui che deriva il saluto こんにちは)
- 工夫 – くふう: stratagemma, espediente (くふうする: ideare, escogitare)/こうふ: operaio, manovale
- 黒子 – くろこ: assistente di scena vestito di nero nel kabuki (forse avrai già sentito questa parola leggendo il titolo del famoso anime/manga くろこのバスケ)/ほくろ: neo
- 見物 – けんぶつ: visita/みもの: qualcosa che vale la pena assistere
- 紅葉 – こうよう: il colore dell’autunno, tinte autunnali/もみじ: acero o il colore dell’autunno (紅葉狩り・もみじがり: osservare i colori dell’autunno)
- 根本 – こんぽん: principio, fondamento, origine/ねもと: radice (di una pianta oppure inteso come base, fondamento)
- 生物 – せいぶつ: essere vivente/なまもの: alimenti crudi
- 十分 – じっぷん o じゅっぷん: 10 minuti/じゅうぶん: molto, abbondante
- 弱音 – じゃくおん: suono leggero/よわね: lamento, lagna
- 出来 – しゅったい: incidente o completamento/でき: risultato, completamento (できのいい: ben fatto, riuscito)
- 取得 – しゅとく: ottenimento, acquisizione/とりえ: merito, punto forte (scritto anche come 取り柄 o 取柄)/とりどく: profitto, guadagno
- 初日 – しょにち: primo giorno (dell’apertura o dell’inizio di una mostra, esibizione ecc.)/はつひ: primo giorno dell’anno
- 人事 – じんじ: amministrazione del personale/ひとごと: affari altrui
- 前前 – ぜんぜん: precedente rispetto a qualcosa accaduto prima (前々回・ぜんぜんかい: due volte fa, la volta prima rispetto all’ultima), in passato/まえまえ: molto tempo (まえまえから: da molto tempo)
- 対 – たい: contro, versus, termine usato per fare confronti (早稲田が5対3で勝った: Waseda ha vinto per 5 a 3)/つい: coppia, paio (一対・いっつい: un paio, cioè due cose che fanno parte di un set)
- 土産 – どさん: prodotti della terra o souvenir/みやげ: souvenir, regalino (di solito si aggiunge la お di onorifico, diventando おみやげ)
- 何色 – なにいろ: quale colore (domanda)/なんしょく: quanti colori (domanda)
- 何語 – なにご: quale lingua (domanda)/なんご: quante parole (domanda)
- 何人 – なにじん: quale nazionalità (domanda)/なんにん: quante persone (domanda)
- 何分 – なにぶん: un po’, qualche/なんぷん: quanti minuti (domanda)
- 二重 – にじゅう: doppio/ふたえ: doppio o abbreviazione di doppie palpebre (ふたえまぶた)
- 人気 – にんき: popolarità/ひとけ: presenza di persone (人気がない: deserto, vuoto)
- 八百万 – はっぴゃくまん: 8 milioni/やおよろず: miriade, un enorme numero
- 町中 – まちじゅう: la città intera/まちなか: centro città, la parte commerciale della città
- 山川 – やまかわ: montagne e fiumi/やまがわ: fiumi di montagna
- 来日 – らいじつ: giorno dopo/らいにち: arrivare in Giappone, essere in visita in Giappone (da parte di stranieri)
Come faccio a riconoscere se si legge in un modo piuttosto che in un altro?
In assenza di furigana (o quando non è scritto in kana) direi che l’unico modo per capirlo è il contesto, devo dire che per la maggior parte delle volte non è così difficile, basta fare attenzione alle espressioni e ai verbi.
Se trovo scritto [persona]の来日 non può che essere らいにち (l’arrivo/visita di [persona] in Giappone), non avrebbe molto senso con らいじつ. Allo stesso modo se vedo 来日する non può che essere らいにち, visto che らいじつ non può prendere する. Se si parla di parole che si leggono in modo diverso e hanno lo stesso significato, solo il contesto non può essere molto d’aiuto e diventa più difficile capire qual è la giusta pronuncia.
Altre volte può capitare che ci sia un significato in comune alle due diverse letture, a volte usare l’uno o l’altro non cambia più di tanto, a parte nei composti di parole. Un esempio è 二重・にじゅう che compare molto più spesso all’interno di altre parole rispetto a ふたえ: il dizionario giapponese elenca solo altre 4 parole con questa lettura, al contrario con にじゅう esistono molte più parole.
In generale, in caso di significati che si sovrappongono, puoi ricorrere alla lettura che ha specificatamente un determinato significato, ad esempio 紅葉 ・こうよう per i colori autunnali e もみじ per indicare l’acero, in modo da far capire di cosa stai parlando. Tranne quando queste parole si trovano combinate con altre parole, visto che si usa solo una delle letture possibili, come abbiamo visto poco fa.
Anche se non le ho messe nelle lista, forse anche le abbreviazioni della settimana si potrebbero definire omografi, ed è ancora più facile capire la giusta lettura. Lunedì in giapponese è 月曜日・げつようび, ma può essere abbreviato in 月曜・げつよう o, ancora più semplicemente in 月・げつ. Ed è questo ultimo tipo di abbreviazione che si potrebbe confondere con 月・つき, luna… ma direi che c’è ben poco da confondersi se fai attenzione al contesto, come l’immagine seguente:
In questo caso 土 e 日 si possono riferire solo ai giorni della settimana visto che si parla di date!
Ecco la doppia lettura dei kanji relativi ai giorni della settimana:
- 月 – げつ: abbreviazione di lunedì/ つき: luna
- 火 – か: abb. di martedì/ひ: fuoco
- 水 – すい: abb. di mercoledì/みず: acqua
- 木 – もく: abb. di giovedì/き: albero
- 金 – きん: abb. di venerdì e oro (le due parole hanno la stessa lettura)
- 土 – ど: abb. di sabato/つち: terreno, terra
- 日 – にち: abb. di domenica/ひ: giorno, sole (puoi approfondire questo kanji qui)
Non è nemmeno difficile capire la lettura delle parole che possono essere usate sia come sostantivi che come suffissi. Ad esempio 君 si legge きみ (significa “tu”, pronome in seconda persona singolare) quando è un sostantivo, mentre se si trova attaccato a un nome di persona si leggerà くん (per esempio たけし君, Takeshi-kun). Esiste però qualche caso di “suffisso problematico”: quando 中 si trova come suffisso di una parola si può leggere sia じゅう che ちゅう!
Come controllare le letture dei kanji
Un buon dizionario dovrebbe bastarti per capire qual è la lettura giusta e, se non basta, puoi controllare su un dizionario solo in giapponese. In alternativa puoi provare a cercare su Google utilizzando la parola chiave 読み方・よみかた (lettura, come si legge) o, se conosci le letture e non sai quale usare, puoi scrivere nel campo di ricerca la parola chiave 使い分け・つかいわけ (buon utilizzo, giusto utilizzo).
Inoltre ti lascio il link a un mio vecchio articolo se vuoi approfondire il funzionamento delle letture on e kun.
Spero che questo articolo ti sia stato utile per imparare qualche nuovo vocabolo. Se ti va condividi questo articolo cliccando sui pulsanti social qui in basso e, per qualsiasi domanda, lascia un commento qui sotto.
Fonte articolo: 異音異義語
Immagine: Yuya Tamai
2 commenti
22 Marzo 2018
a volte mi chiedo, ma non potevo studiare il cinese? :D
8 Agosto 2018
Il problema del cinese è che cambiando l’intonazione cambia il significato, pertanto è facile dire una cosa per un’altra. Capisco che il giapponese ha parole omografe e parole omofone, infatti non so dire quale tra le due lingue è più difficile.