5 verbi per dire “avere” in giapponese
Il verbo avere, niente di più semplice in giapponese… ma è davvero così? Certamente è più semplice rispetto ad altri argomenti ma c’è qualche cosa da tenere conto per evitare di fare errori!
Non solo bisogna fare attenzione alla differenza tra いる (iru) e ある (aru), ma anche ad altri verbi che possono essere usati al loro posto.
In questo articolo mi occuperò dei seguenti verbi:
- いる (iru)
- ある (aru)
- 持つ (motsu)
- 飼う (kau)
- している (shiteiru)
Non sono gli unici verbi che prendono il significato di avere ma senz’altro sono i più comuni.
いる (iru) e ある (aru)
Questi due verbi vanno per forza visti in coppia, hanno lo stesso significato ma usi diversi.
Posso usarli per indicare il possesso, facendo però attenzione che いる (iru) si usa per esseri viventi e ある (aru) per oggetti/concetti astratti. Vediamo qualche esempio:
佐藤さんは妹さんがいます。(Satou san wa imouto san ga imasu) – Satou ha una sorella minore.
弟はたくさん友達がいる。僕は友達がいない。(Otouto wa takusan tomodachi ga iru. Boku wa tomodachi ga inai) – Mio fratello minore ha tanti amici. Io non ho amici.
私は車があります。(Watashi wa kuruma ga arimasu) – Io ho una macchina.
今時間がありせん。(Ima jikan ga arimasen) – Ora non ho tempo.
この車はエアコンがない。(Kono kuruma wa eakon ga nai) – Questa macchina non ha il condizionatore. (Importante: La forma negativa di ある è ない)
Ti faccio notare che per indicare l’oggetto o la persona posseduta si usa la particella が, ma si potrebbe usare anche la particella は se si vuole intendere contrasto, capita spesso nelle frasi negative.
Questi due verbi possono indicare anche l’esserci/trovarsi in un posto. ある si può scrivere in due diversi modi a seconda se si vuole esprimere esistenza o possesso, diventando rispettivamente 在る o 有る, ma in genere è più comune scriverlo in hiragana.
田中さんはあそこにいる。(Tanaka san wa asoko ni iru). Tanaka è laggiù.
あそこには田中さんがいます。 (Asoko ni wa Tanaka san ga imasu) – Laggiù c’è Tanaka.
木のそばに猫がいた。(Ki no soba ni neko ga ita) – Vicino all’albero c’era un gatto.
この町には大学があります。(Kono machi ni wa daigaku ga arimasu) – In questa città c’è un’università.
本は机の上にあります。(Hon wa tsukue no ue ni arimasu) – Il libro è sul tavolo.
持つ (motsu)
In generale questo verbo ha diversi significati: portare, avere in mano, avere con sé, oltre ad indicare il fatto di possedere qualcosa, ma solo per cose non viventi.
身分証明書を持っていますか。(Mibun shoumeisho wo motteimasu ka?) – Ha la carta d’identità? (Avere/portare con sé)
かばんを持ちましょうか。(Kaban wo mochimashouka) – Le porto la borsa? (Portare)
韓国では、お茶碗やお皿を手に持つのはマナー違反なんです。(Kangoku de wa, o chawan ya o sara wo te ni motsu no wa manaa ihan nandesu) – In Corea del Sud è cattiva educazione tenere la ciotola o il piatto in mano. (Avere in mano)
田中さんはいい車を持っている。(Tanaka san wa ii kuruma wo motteiru) – Tanaka ha una bella macchina (Possesso)
母は小さな店を持っています。(Haha wa chiisana mise wo motteimasu) – Mia madre ha un piccolo negozio. (Possesso)
自転車を持っていない。(Jitensha wo motteinai) – Non possiedo una bicicletta. (Possesso)
Non sono gli unici significati e usi di questo verbo ma per lo scopo di questo articolo mi limiterò a questi. Inoltre esistono espressioni idiomatiche che fanno uso di 持つ, come 肩を持つ (kata wo motsu, prendere le parti di qualcuno, letteralmente “tenere le spalle”).
Probabilmente avrai notato che ho usato la forma -te iru nelle frasi che esprimono possesso, questo perché si definisce un possesso attuale, non per forza inteso in quell’esatto momento ma in generale per un certo periodo di tempo. Se usassimo il semplice presente avremmo dei significati molto diversi!
Differenza tra 持つ (motsu) e ある (aru)
Non sempre è facile capire quale dei due verbi è meglio usare con il significato di “avere”! Ci sono dei casi in cui sono facilmente interscambiabili, altre volte meno, dipende tutto dal contesto e da ciò che si vuole esprimere.
A grandi linee la differenza è la seguente: con ある si mette enfasi sull’esistenza di qualcosa, 持つ invece è adatto per dire che si ha qualcosa con sé nel momento in cui si parla o per indicare qualcosa che si possiede, oltre a tutti gli altri significati che abbiamo visto nell’articolo. Al contrario di ある si mette enfasi al fatto che si possiede una certa cosa.
Vediamo un esempio: si usa la frase 車があります (kuruma ga arimasu) per far intendere che ho una macchina ma non la possiedo direttamente (per esempio mi è stata prestata) oppure quando non mi interessa specificare che la possiedo, se dico 車を持っています (kuruma wo motteimasu) si mette enfasi sul fatto che è di mia proprietà.
Altro esempio: entro in un negozio per chiedere se hanno qualcosa che desidero comprare, quale dei due verbi è meglio usare?
In questo caso è più naturale usare ある, perché quello che ci interessa sapere è se quella determinata cosa esiste nel negozio, non se è proprietà di chi la vende.
すみません、電池はありますか。(Sumimasen, denchi wa arimasu ka) – Mi scusi, avete delle batterie?
している (shiteiru)
している è la forma -te iru del verbo する, un verbo che banalmente si può tradurre con “fare” ma che in realtà ha moltissimi usi.
Come ho accennato in precedenza la forma -te iru indica un’azione o uno stato che è ancora in corso nel momento attuale: si può usare している anche per indicare che qualcosa o qualcuno ha una determinata caratteristica.
ラプンツェルは長い髪をしている。(Rapuntseru wa nagai kami wo shiteiru) – Raperonzolo ha i capelli lunghi.
この机は丸い形をしています。(Kono tsukue wa marui katachi wo shiteimasu) – Questo tavolo ha una forma tonda.
青い目をしている少年を見た。(Aoi me wo shiteiru shounen wo mita) – Ho visto un ragazzo dagli occhi azzurri.
Sono tutte caratteristiche che una persona o un oggetto continua ad avere nel tempo. Che differenza c’è rispetto ai verbi visti in precedenza? Semplicemente si usa per indicare che una certa caratteristica è intrinseca nel soggetto, non può esistere se il soggetto smette di esistere. È utile per descrivere le caratteristiche fisiche di una persona.
Al posto di 〜をしている si può usare una semplice costruzione 〜は〜が〜:
ラプンツェルは髪が長いです。(Rapuntseru wa kami ga nagai desu) – Raperonzolo ha i capelli lunghi.
この机は形が丸いです。(Kono tsukue wa katachi ga marui desu) – Questo tavolo è rotondo.
Nelle frasi relative invece può esserci した al posto di している, la frase non cambia di significato:
青い目をした少年を見た。(Aoi me wo shita shounen wo mita) – Ho visto un ragazzo dagli occhi azzurri
飼う (kau)
Non c’è molto da dire su questo verbo, il suo uso è specifico per indicare il possesso di animali.
猫を飼っています。(Neko wo katteimasu) – Ho un gatto.
犬を飼いたいです。(Inu wo kaitai desu) – Voglio tenere un cane.
Puoi sostituire questo verbo con いる, anche in questo caso con いる si mette attenzione sull’esistenza mentre con 飼う sul possesso. Attenzione che non è possibile usare いる in una frase come la seconda, si otterrebbe qualcosa di poco sensato.
猫がいます。(Neko ga imasu) – Ho un gatto.
犬がほしいです。(Inu ga hoshii desu) – Voglio un cane.
Quando in italiano si usa “avere” ma non in giapponese
Attenzione a tutti quei casi in cui in italiano effettivamente si usa il verbo avere ma non nella lingua giapponese.
Ad esempio in espressioni come avere fame, avere sete, avere bisogno, avere male, avere caldo/freddo, per indicare l’età…
お腹が空いた。(Onaka ga suita) – Ho fame.
喉が乾きました。(Nodo ga kawakimashita) – Ho sete.
辞書が必要です。(Jisho ga hitsuyou desu) – Ho bisogno di un dizionario.
お腹が痛いです。(Onaka ga itai desu) – Ho male alla pancia/Mi fa male la pancia.
私は寒いです。(Watashi wa samui desu) – Ho freddo.
田中さんは25歳です。(Tanaka san wa nijuu go sai desu) – Tanaka ha 25 anni.
Oppure quando viene usato come verbo ausiliario:
昨日初めて寿司を食べました。(Kinou hajimete sushi wo tabemashita) – Ieri ho mangiato sushi per la prima volta.
駅まで歩きました。(Eki made arukimashita) – Ho camminato fino alla stazione.
Questi sono solo alcuni esempi per mostrarti che tra due lingue diverse non si può sempre avere una corrispondenza identica tra certe parole ed espressioni, quindi attenzione a non tradurre in modo letterale utilizzando uno dei verbi visti prima!
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Fonti articolo: Dictionary of Basic Japanese Grammar, Okwawe, Goo Jisho
Immagini: Susann Schuster, © Ajin – Gakumon Sakurai, Kodansha
5 commenti
29 Novembre 2022
Ciao!
Stavo curiosando online sull’utilizzo di questo verbo in altre lingue e devo farti i complimenti per l’articolo e per il blog intero!
Non conosco il Giapponese quindi mi ha affascinato tutto l’articolo per la varietà di termini che riguardano il nostro “Avere” in italiano. Interessantissimo “kau” solo per indicare il possesso di animali! In italiano alla fine abbiamo Avere, Tenere e Possedere, ma qui c’è una ricchezza di significato molto più vasta. Bellissimo!
30 Novembre 2022
Ciao Chiara, grazie per i complimenti!
Non saprei dire se è una ricchezza di significato più vasta… direi più semplicemente che sono sistemi diversi! Basti pensare ai tanti usi di “avere” in italiano che il giapponese non ha, si potrebbe di certo dire che l’uso di “avere” è piuttosto vasto. Anche se in giapponese esistono ancora altri verbi che non ho citato…
1 Dicembre 2022
Sì, probabilmente da madrelingua italiana e non conoscendo il giapponese, non mi rendo conto di quante sfumature ci siano anche in italiano e quanto siano diverse come lingue in generale. In ogni caso, molto interessante :)
2 Agosto 2023
Ciao!
L’ho trovato molto interessante e ti ringrazio ma non mi è chiara una cosa.
Come mai prima dici che IMASU va utilizzato solo con soggetti viventi e poi lo utilizzi in “母は小さな店を持っています”?
Forse perché il soggetto è la madre? Se così fosse, come mai nella frase prima “田中さんはいい車を持っている” utilizzi ARIMASU?
Grazie mille se mi risponderai
2 Agosto 2023
Ciao Riccardo! Bisogna distinguere il verbo iru (o imasu, se nella forma masu) usato a sé stante e quando viene usato assieme ad un altro verbo in -te. Se sono a sé stanti vale quanto ho detto nell’articolo (iru per esseri viventi e aru per oggetti), se invece si trova assieme a un verbo nella forma in -te (come motteiru/motteimasu ecc.) allora questo discorso non c’entra. Ti consiglio di leggere l’articolo sulla forma -te iru, esiste anche la forma -te aru ma non ne ho ancora parlato nel sito. Entrambe le frasi che hai indicato usano questa forma -te iru (il verbo motsu nella forma in -te, motte, + iru) per indicare un’azione che si può definire come “ancora in corso” (ovvero il possesso di qualcosa è iniziato nel passato ed è ancora in corso nel momento in cui parlo).
Spero di essere stata d’aiuto, se hai ancora qualche dubbio chiedi pure.