Versi degli animali in giapponese
Se hai iniziato a studiare il giapponese saprai che esistono molte onomatopee, a differenza dell’italiano che ne ha poche (molte delle quali arrivano dall’inglese). In un precedente articolo abbiamo visto che le onomatopee non si limitano soltanto a descrivere i suoni ma possono anche descrivere uno stato.
In questo articolo vedremo in dettaglio le onomatopee legate ai suoni degli animali.
Ma prima di iniziare c’è da fare qualche appunto:
Onomatopee in hiragana o katakana? Nella maggior parte dei casi i versi e i suoni vengono trascritti in katakana, ma per scelta stilistica si può scegliere anche di utilizzare l’hiragana. Allo stesso modo si può decidere di scrivere gli allungamenti di vocale con il tipico trattino ー (anche quando si usa l’hiragana!) oppure di trascrivere direttamente la vocale che viene allungata. Un’onomatopea può apparire scritta in svariati modi, non ci sono regole fisse.
Le onomatopee possono essere modificate. Quelle che trovi nell’elenco sottostante sono solo alcune delle possibili varianti. Può capitare che un suono venga ripetuto più volte o meno, possono capitare o meno allungamenti di vocale, i suoni possono essere modificati a piacimento. O ancora possono essere interrotti all’improvviso, in questo caso si usa un piccolo tsu (っ/ッ) al fondo del suono.
Versi degli animali
Ecco i versi degli animali più comuni che ho scelto, in ordine alfabetico. Ho deciso di trascrivere tutte le onomatopee in katakana.
Cane (犬・inu)
Ci sono alcuni versi che riguardano i cani.
Il più comune è ワンワン (wan wan), corrisponde a “bau bau”, ma si può trovare anche ウーッ (uu) o ウォーッ (woo) per indicare rispettivamente un “woff” e un ululato. Quando un cane guaisce si usa キャンキャン (kyan kyan), mentre con l’onomatopea クンクン (kun kun) si può indicare un cane che fiuta o che uggiola.
Da ワンワン derivano alcuni vezzeggiativi: わんこ(wanko) e ワンちゃん (wan chan). Il primo è composto da わん + こ (lo stesso 子 contenuto nella parola bambino 子ども kodomo), il secondo da ワン + il suffisso ちゃん, corrisponde all’italiano “cagnolino”. Attenzione a non confondere quest’ultima parola con ワンチャン wanchan, l’abbreviazione di “one chance”, uno slang usato per indicare che c’è una possibilità.
Esiste anche un verbo che corrisponde ad abbaiare: 吠える (hoeru). A dispetto del fatto che questa parola ha il kanji di cane 犬, in realtà questo verbo ha più usi e può riferirsi a più animali: può essere usato per descrivere una tigre che ruggisce o un lupo che ulula. Citando le parole del dizionario giapponese riguarda il “fare un verso a gran voce”.
Un altro verbo che può essere utili per i cani ma non solo è 唸る (unaru) che, al contrario del verbo precedente, viene usato per indicare “il fatto di emettere un suono basso”. Corrisponde principalmente a “ringhiare”.
Cavallo (馬・uma)
Se in italiano abbiamo il verbo “nitrire” in giapponese si ricorre spesso al suono ヒヒーン (hihiin), ma esiste anche il verbo いななく (inanaku).
Elefante (象・zou)
Un elefante in giapponese fa パオーン (paoon), in italiano non ha nemmeno un verso!
Gallina (雌鳥・mendori), Gallo (雄鳥・ondori)
Il giapponese il canto del gallo al mattino è reso dal verso コケコッコー (kokekokkoo). Per la gallina si usa il verso コッコッ (ko ko) e クックッ (ku ku).
Gatto (猫・neko)
Immagino che molti conoscano il verso del gatto… forse per un certo Nyan Cat? (Lo so, parliamo di ere fa nel mondo di internet…) Ad ogni modo in giapponese ニャンニャン (nyan nyan) corrisponde a “miao miao”, ma si può usare anche ニャーニャー (nyaa nyaa). Un gatto che fa le fusa fa ゴロゴロ (goro goro), quando soffia fa シャーッ (shaa).
Come per il cane, anche per il gatto esistono dei vezzeggiativi: にゃんこ (nyanko) e にゃんちゃん (nyan chan).
Leone (ライオン・raion), tigre (虎・tora), animali che ruggiscono
In generale con gli animali che ruggiscono si usa ガオー (gaoo). Non solo per animali, anche per i mostri! Anche Godzilla fa ガオー, anche se il suo ruggito è più potente di quello di un leone…
Lupo (狼・ookami)
Un lupo quando ulula fa ワオーン (waoon). Oltre a poter usare 吠える (hoeru) e 唸る (unaru), esiste anche il verbo 遠吠えする (tooboe suru), che significa proprio “ululare” (遠吠え tooboe, ululo).
Maiale (豚・buta)
Per il maiale ci sono due versi in giapponese: ブーブー (buu buu) e ブイブイ (bui bui).
Mucca (牛・ushi)
In italiano è “muuu”, in giapponese è モーモー (moo moo).
Orso (熊・kuma)
Anche un orso può ruggire ma, a differenza degli animali visti in precedenza, il suo verso cambia leggermente: グオー (guoo).
Pecora (羊・hitsuji)
Il verso della pecora è simile a quello italiano: メーメー (mee mee).
Pulcino (ひよこ・hiyoko)
Anche il verso del pulcino è molto simile a quello italiano: ピヨピヨ (piyo piyo).
Rana (蛙・kaeru)
Di solito alle rane sono associati due versi: ケロケロ (kero kero) per le rane più piccole, ゲロゲロ (gero gero) per le rane più grosse e per i rospi. Il verso ケロ è anche contenuto nel titolo del manga/anime Keroro Gunsou (ケロロ軍曹), dopotutto il protagonista è una rana aliena!
Scimmia (猿・saru)
In giapponese il suo verso è キーキー (kii kii) o ウキウキ (uki uki).
Topo (鼠・nezumi)
Si usa チュウチュウ (chuu chuu) per descrivere lo squittio del topo. Sì, lo stesso “chu” contenuto nel nome del Pokemon più famoso: Pikachu.
Uccelli (鳥・tori)
Ogni uccello ha il suo verso, quindi vediamone alcuni tra i più comuni. In generale in giapponese il suono “cip cip” diventa ピチュピチュ (pichu pichu) o チュンチュン (chun chun). Esiste anche il verbo さえずる (saezuru, cinguettare/pigolare), che si può usare per riferirsi al verso degli uccellini.
Anatra domestica (アヒル・ahiru)/anatra selvatica (鴨・kamo): ガーガー (gaa gaa)
Corvo (烏・からす): カーカー (kaa kaa)
Gufo (フクロウ・fukurou): ホーホー (hoo hoo).
Passero (雀・suzume): チチチ (chi chi chi)
Piccione (鳩・hato): クークー (kuu kuu), ポッ ポッ (po po)
Volpe (狐・kitsune)
In italiano non esiste un verbo o un’onomatopea per le volpi, ma in giapponese esiste ed è コンコン (kon kon). Anche se non somiglia molto al verso reale, apprezzo il tentativo di dare un verso a questo animale.
Come usare un verso in una frase
Partiamo dalla struttura più semplice, per esprimere che un certo animale fa quel verso. Si può utilizzare il verbo 鳴く (naku), che può essere usato con il significato generale di “emettere un suono”. In italiano corrisponde a vari verbi. Non confondere questo verbo con l’altro naku 泣く che significa piangere!
犬(いぬ)はワンワンと鳴(な)きます inu wa wan wan to nakimasu – Il cane fa “bau bau” (in italiano probabilmente verrebbe tradotto con “abbaia”).
In questa struttura molto semplice basta usare la particella と di citazione e il verbo 鳴く. In alternativa si può sostituire questo verbo con uno più specifico, nel caso del cane 吠える:
犬(いぬ)はワンワンと吠(ほ)えます inu wa wan wan to hoemasu – Il cane abbaia facendo “bau bau” (traduzione letterale)
Volendo si può usare 吠える senza nemmeno citare il verso.
犬(いぬ)は吠(ほ)えます inu wa hoemasu – Il cane abbaia.
In giapponese “verso” si dice 鳴き声 (nakigoe). Puoi usare questa parola per cercare altri versi in giapponese, usando la parola chiave di “nome animaleの鳴き声”. Ma puoi usare questa stessa struttura anche in una frase, naturalmente.
猫(ねこ)の鳴き声は「ニャンニャン」です neko no nakigoe wa “nyan nyan” desu. – Il verso del gatto è “miao miao”.
E con questo si conclude questo articolo. Spero che ti sia piaciuto e che ti sia stato utile per imparare nuovi vocaboli e curiosità sulla lingua giapponese. Non dimenticare di condividerlo con altre persone, potrebbe essere utile anche a loro!
Fonti articolo: FluentU, Rondely
Immagine inizio articolo: Rey Hennessy
5 commenti
9 Agosto 2020
Grazie per l’impegno e la varietà degli articoli. Ho temporaneamente sospeso lo studio della lingua ma riesco a rimanere almeno un pochino esercitata con questi blog spensierati e divertenti. Grazie Federica di Hanami Blog <3
11 Agosto 2020
Mi fa molto piacere, grazie a te che mi segui ^_^
12 Febbraio 2021
Grazie per le informazioni!
Sono ancora ai principi di studio della lingua quindi vorrei chiederti una eventuale correzione alla mia seguente frase; se dovessi voler dire “il lupo ringhia” dovrei dunque scrivere così: “ 狼 と 鳴く 唸る ” ?
Grazie ancora!
12 Febbraio 2021
La frase corretta è 狼はうなる (o うなります, se vuoi usare la forma masu). In generale con と鳴く si esprime “fare il verso….”, per esempio per dire cose come “il cane fa bau bau”. Nella tua frase non c’è un’onomatopea, ma semplicemente vuoi dire “il lupo ringhia”, quindi non si usa と鳴く.
(A dire il vero si può usare il verbo con un’onomatopea, in questo caso basta attaccare la particella と a うなる come gli esempi che trovi nell’articolo, ma se sei agli inizi non mi porrei per il momento questo problema, avrai il tempo di studiare questo uso della particella と).
19 Maggio 2021
Grazie mille!