Viaggio in Giappone (seconda parte)
Continua il resoconto del mio viaggio in Giappone, questa volta la meta è Tokyo.
Rispetto alla prima settimana non abbiamo girato al di fuori di Tokyo: il Japan Rail Pass, consigliatissimo se conti di spostarti con il treno in Giappone, era valido solo per la settimana precedente.
Anche a Tokyo ci trasferiamo in un ryokan, albergo tradizionale giapponese. Stare in un ryokan è davvero caratteristico, e credo sia un’esperienza da provare. A dire il vero trovo sia più comodo alloggiare in un hotel.
Credevo fosse più comodo dormire per terra con il futon steso sul tatami ma invece, almeno per me, non è stato così piacevole. In particolar modo nel ryokan a Kyoto il materasso era così sottile che nemmeno riuscivo a girarmi sul fianco.
Così come preferirei lavarmi senza dover condividere con altri il momento del bagno: può essere imbarazzante. Insomma la permanenza dipende da ryokan a ryokan e da persona a persona, anche se alla fine non è stato proprio così male.
La prima zona visitata a Tokyo è stata la zona vicina al ryokan Kappabashi (合羽橋), conosciuta per i tanti negozi a tema di casalinghi, utensili da cucina e forniture per ristoranti come le riproduzioni dei piatti finti, i cosiddetti 食品サンプル (shokuhin sanpuru).
Una zona davvero curiosa, come puoi immaginare dal nome il simbolo di questa strada è il kappa, creatura del folklore giapponese.
Nuova attrazione di Tokyo è la Sky Tree Tower, la torre più alta del mondo. Quel giorno era nuvoloso e, dato che il biglietto non è così economico (2000 yen per il livello più basso, 3000 yen per quello più alto, rispettivamente un po’ meno di 20 e 30 euro), ho preferito non salire e girare nei negozi all’interno dell’edificio. Un negozio carinissimo aveva un sacco di gadget anime, manga e persino di programmi televisivi.
Subito nelle vicinanze c’è il quartiere più antico della città: Asakusa (浅草). Simbolo di questa zona è la via di lanterne circondata da negozietti di cibo e souvenir, al cui fondo si trova il tempio Sensō-ji (浅草寺).
Il giorno dopo abbiamo visitato Harajuku (原宿) e Omotesando (表参道), anche se il tempo era davvero pessimo per poter girare con calma!
Per questo motivo anche la visita al vicino Meiji Jingu (明治神宮) è stata un po’ un disastro, nonostante il tempio e l’enorme giardino sia davvero bello. Un vero peccato, vorrei vederlo in una giornata di sole e non in mezzo al diluvio.
Nella zona di Harajuku consiglio di fare un salto all’Oriental Bazar, un grande negozio di souvenir sul Giappone: trovi davvero di tutto tra kimono, bacchette, stampe, cartoline, soprammobili, ceramiche…
Altro quartiere visitato nella stessa giornata è quello di Shibuya (渋谷), famoso per la statua del cane Hachiko e per l’affollato attraversamento pedonale proprio davanti alla stazione.
Shibuya è una zona di shopping: è qui che è situato il famoso 109, enorme centro commerciale di abbigliamento, diviso in due edifici per donna e uomo. Si trova davvero di tutto, solo che per i nostri gusti alcuni capi sono piuttosto bizzarri da indossare!
Il giorno dopo è la volta di Shinjuku (新宿), la zona business, amministrativa e commerciale della metropoli. Abbiamo potuto ammirare dal Palazzo del Governo Metropolitano di Tokyo una bella vista di Tokyo.
Ma ancora più bella è la vista dalla monorotaia per andare a Odaiba (お台場), l’isola artificiale. Se parlo di Odaiba probabilmente agli appassionati più “otaku” verrà in mente l’enorme Gundam installato sull’isola.
Beh, in realtà ad Odaiba c’è anche un bellissimo museo delle scienze chiamato Miraikan (未来館). Siamo anche riusciti a vedere l’esibizione di Asimo, il famoso robot giapponese.
A chi manca l’occidente c’è anche una zona in cui sembra di essere in America, con la finta Statua della Libertà e il ponte chiamato “Rainbow Bridge“. Preferivo qualcosa di più giapponese…
A Roppongi è quasi d’obbligo salire sulla Tokyo Tower, la torre che assomiglia alla Tour Effeil. Attualmente non è possibile salire al livello più alto, però anche dal livello più basso (mi sembra siano 150 m) c’è una vista eccezionale, soprattutto di notte. Peccato che c’erano alcune reti a disturbare la vista panoramica.
Nell’ultima giornata di visite guidate è il turno della visita a Ueno (上野) e al suo parco. Non solo non è la stagione adatta per i ciliegi… non è nemmeno quella giusta per vedere i colori autunnali!
Sempre ad Ueno c’è la zona di mercato all’aperto Ameyoko. Dal cibo all’abbigliamento, è pieno di bancarelle e negozi che vendono di tutto e di più.
La tappa successiva è Akihabara (秋葉原), ha davvero bisogno di presentazioni? Se sei un appassionato di manga, anime, videogiochi o di elettronica devi assolutamente venirci! Altro elemento caratteristico del quartiere sono i Maid Cafè. Sono tante le ragazze vestite da cameriera che distribuiscono volantini per le strade per invitarti nei Cafè.
A parte i mille negozi specializzati in action figure, merchandising legato ai manga/anime o sul celebre gruppo di idol AKB48 (dopotutto si esibiscono in questo quartiere), è quasi d’obbligo un salto a Yodobashi Akiba: non ho mai visto così tanti piani di roba elettronica in un luogo solo! Se non trovi qui quello che cerchi ho l’impressione che non lo troverai da nessun’altra parte…
Altra catena da non lasciarti sfuggire, se ti piace leggere in giapponese, è quella dei Book-Off. Questa catena si trova un po’ in tutto il Giappone e vende libri, dvd, videogiochi di seconda mano ad un prezzo conveniente. Sono tanti i manga venduti a soli 105 yen tenuti come se fossero nuovi di zecca.
Gli ultimi due giorni di permanenza in Giappone erano liberi. Nel primo di questi giorni sono andata a Nikko (日光) per visitare i templi.
È qui che c’è il famoso tempio con le scimmie “non vedo il male, non sento il male, non parlo del male” Tōshō-gū (東照宮) dedicato a Tokugawa Ieyasu, fondatore dello shogunato Tokugawa.
Vale anche la pena di vedere il Taiyuinbyo (大猷院廟), mausoleo di Iemitsu Tokugaka, che credo di aver apprezzato di più perché c’erano meno turisti: era un posto davvero tranquillo!
Altro tempio che abbiamo visto è quello Futasaran (二荒山), di cui fa parte il ponte all’entrata del complesso dei templi.
Il viaggio non è ancora finito! Contavo di fare il viaggio in due sole parti ma il resoconto è diventato più lungo del previsto. Nella terza e ultima parte parlerò della mia ultima tappa di viaggio, il museo dello Studio Ghibli, più qualche pensiero sparso sul Giappone.
Ci si rivede alla prossima settimana con l’ultimo articolo della serie!
11 commenti
7 Novembre 2013
Che bella la statua di Hachiko!
In un eventuale viaggio a Tokyo sarà la prima cosa da vedere :)
7 Novembre 2013
Wow il museo della scienza è un posto che dovrò sicuramente andare a vedere (così come la statua di Hachiko).
Un giorno mi ci porti in giappolandia così andiamo al negozio di elettronica e stiamo lì una giornata intera. Sei prenotata sallalo. é_é
E poi pure ai book-off (anche se capirò na cippa dei manga, ma è un dettaglio)
8 Novembre 2013
Grande Yuffie! Bellissimo “trip report” :)
Avrei intenzione anche io di fare un viaggetto da quelle parti e leggere questi resoconti non fa altro che far crescere la “scimmia”…
Una domanda: come ti sei trovata con l’organizzazione del viaggio?
8 Novembre 2013
Ciao!
Mi sono trovata abbastanza bene, anche se ci sarebbe qualcosa da organizzare meglio, tipo la festa con i giapponesi: il locale era davvero troppo piccolo per poter ospitare tutti! Senza contare che per gli utlimi due giorni liberi si potevano prenotare delle gite extra, alcune di queste piuttosto costosette, in realtà fattibilissime da fare per i fatti propri (per esempio in gruppo siamo andati a Nikko per i fatti nostri e abbiamo speso molto meno).
Comunque tutto sommato è stato un buon viaggio, buono come “infarinatura” sul Giappone perché per vedere tutto questo abbiamo davvero fatto un po’ tutto di fretta! Ora che so più o meno come fare credo che la prossima volta ci andrò da sola o in gruppo senza l’aiuto di un’agenzia.
Dimenticavo, poi è possibile che alcune cose cambino da un tour all’altro, per cui non si può dire con certezza esattamente come saranno organizzati i successivi.
8 Novembre 2013
Wow, che viaggio favoloso! Ti invidio!
Di questi posti ne conoscevo solo alcuni, e il tempio delle scimmie è uno dei pochi “antichi”.
Ma se partecipavi al viaggio era scontato che sapessi qualcosina del giapponese? E hai avuto qualche buona occasione per fare un po’ di conversazione?
9 Novembre 2013
Guarda, non era assolutamente necessario conoscere giapponese, qualcuno oltre a me aveva qualche base di giapponese. Qualche occasione lo avuta, e avrei preferito forse conversare di più, ma alla fine è andato tutto abbastanza bene. Ora credo proprio che svilupperò meglio questa abilità, la prossima volta che andrò in Giappone vorrei essere più in gamba ancora! Comunque non credo avrei troppi problemi a farmi capire in giapponese, ho solo bisogno di un pochino di pratica.
13 Novembre 2013
Consiglio per esperienza: per godervi il Giappone veniteci da turisti .. Lavorando o studiando si sta così dietro ai propri impegni che anche dopo esserci stato un anno, ho “visitato” meno di quanto abbia fatto Yuffie :D
Poi ok, integrazione e cultural shock a parte, si possono provare moltissime cose che fanno parte della loro cultura.
13 Novembre 2013
Pensa che adesso io vorrei andare in Giappone a studiare XD Meglio ancora a lavorare, ma è quasi impossibile trovare lavoro per uno straniero…
13 Novembre 2013
Dico solo che si hanno pensieri differenti, io ho inseguito lo studio mentre altri miei compagni ogni settimana stavano a divertirsi..
Io ho fatto baito, risparmiato e fatto un po’ di visita a delle scuola di specializzazione per capire dove spostarmi in futuro :)
Non è detto che non puoi trovare un lavoro, se ti fai un buon portfolio ;P
19 Novembre 2013
Praticamente hai fatto lo stesso percorso di viaggio che ho fatto io col mio gruppo. Al Meiji-jingu era una bella giornata ed abbiamo “beccato” diversi matrimoni shintoisti: meraviglioso!
20 Novembre 2013
Anche noi, nonostante la pioggia (o sarebbe meglio dire il diluvio?), abbiamo beccato un matrimonio ^^